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Riccardo Muti: “Draghi al di sopra di ogni contestazione e riapriamo i teatri”

Da cinque giorni il maestro Riccardo Muti è al Teatro Regio di Torino per provare “Così fan tutte” nel riallestimento della produzione creata insieme alla figlia regista Chiara, al San Carlo di Napoli. L’opera andrà in scena senza pubblico in sala: verrà registrata il 12 febbraio e sarà disponibile in streaming gratuito sul sito del teatro dall’11 marzo fino al 30 settembre. Ovviamente, però, come tutti gli italiani, la testa è al Quirinale, dove è salito Draghi: “La figura di Mario Draghi è al di sopra di ogni contestazione: non è un politico – afferma Muti – a differenza di chi siede alla Camera o in Senato, ma ha un grande spessore internazionale. Se, in un Paese economicamente disastrato, potrà circondarsi di persone di valore e coscienziose, porterà elementi in grado di sollevarlo dalla condizione miserabile. Essendo uomo di levatura, potrebbe risolvere anche i problemi del mondo culturale, come ad esempio portare la musica nelle scuole materne. Io non critico gli altri, credo che Franceschini abbia fatto buone cose, ma non basta un ministro da solo, è come una nave con un solo rematore”.

Poi l’appello, rinnovato: “È ora di riaprire i teatri, non solo per la sopravvivenza degli artisti, ma perché la chiusura per un lungo tempo porterà al decadimento il livello culturale delle prossime due generazioni, di chi governerà il Paese in futuro” .

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