Riapre la Rocca di Umbertide: dal 6 giugno "Linee d'Umbria"

UMBERTIDE – Riprende l’attività alla Rocca di UmbertideCentro per l’Arte Contemporanea. Dal 6 giugno al 28 giugno si potrà vedere la mostra LINEE D’UMBRIA, curata da Giorgio Bonomi, che era stata inaugurata il 22 febbraio.
La mostra presenta una selezione abbastanza ampia di artisti “umbri”, per nascita o per residenza, di varie tendenze stilistiche, varie modalità tecniche, varie generazioni anagrafiche: ecco perché si parla di “linee” al plurale. Nell’insieme viene documentata la pluralità delle diverse esperienze artistiche presenti nel territorio che è una “terra di maestri”, come forse un po’ esageratamente anni fa furono intitolate una serie di mostre sull’arte del Novecento umbro, cioè una regione piena di artisti di grande livello e spessore, documentati dai loro successi, in Italia e all’estero.
Sono presenti, così, opere di artisti già molto affermati, quali Giuliano Giuman, l’artista del vetro e del fuoco; Bruno Ceccobelli con un lavoro fortemente simbolico; Graziano Marini invece con un’astrazione dai colori lirici e Mario Consiglio che presenta un’opera composta con vari materiali. Allo stesso tempo sono presenti artisti, altrettanto bravi ma che, per ragioni anagrafiche o biografiche, hanno un’altra visibilità. Si presentano pittori dalle forti cromie come Ferruccio Ramadori (foto di copertina); Sergio Cavallerin con la sua ironia “estroflessa”; Massimo Diosono con la sua nera cenere, Danilo Fiorucci con il nero del bitume accanto al colore. Diversa è la poetica di David Pompili che riprende, su un piano engagé, la pop art; e sulla stessa linea è il simbolico lavoro di Massimiliano Poggioni. Un altro tipo di “pittura” è quella di Laura Patacchia che sostituisce colori e tela con spilli e velluto; mentre pongono al muro l’opera anche lo scultore Marino Ficola e Lucilla Ragni che è pittrice, testimonianze, queste, dell’odierno superamento dei generi tecnici nell’arte. 
Abbiamo poi una serie di scultori che operano con vari materiali: Eraldo Chiucchiù presenta una porcellana invetriata che appare come marmo; come l’opera, in calce solidificata, di Toni Bellucci; Tonina Cecchetti espone una sua “bambina” che se non è proprio cinica è certo ironica e inquietante. I due fratelli gemelli Auro e Celso Ceccobelli che lavorano assieme hanno creato un’opera che risente del ready made e di quello che Argan chiamava “bricolage”.  Il duo, costituito dai coniugi Sandford&Gosti che lavorano a quattro mani, mostra una scultura “aerea” che pende dall’alto del soffitto, mentre Vittoria Mazzoni e Stefano Bonacci posizionano davanti a una loro scultura un loro disegno. Infine abbiamo le opere di tre giovani artisti: una poetica fotografia di Flavia Antoniazzi; una pittura “neoromantica” di Edoardo Cialfi e un “disegno” costruito con il filo di ferro di Gabriele Verducci.
 
L’ELENCO DEGLI ARTISTI: Flavia Antoniazzi, Toni Bellucci, Stefano Bonacci, Sergio Cavallerin, Tonina Cecchetti, Auro e Celso Ceccobelli, Bruno Ceccobelli, Eraldo Chiucchiù, Edoardo Cialfi, Mario Consiglio, Massimo Diosono, Marino Ficola, Danilo Fiorucci. Giuliano Giuman, Gosti & Sandford, Graziano Marini, Vittoria Mazzoni, Laura Patacchia, Massimiliano Poggioni, David Pompili, Lucilla Ragni, Ferruccio Ramadori, Gabriele Verducci
Orari: dal martedì alla domenica, compresi festivi (10.30 / 12.30 – 16,30 / 18.30); lunedì chiuso.
L’evento è organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Umbertide, con il contributo di Regione Umbria.
 

Redazione Vivo Umbria: