Riaccese le luci sulla millenaria storia custodita dal Museo paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta

PIEGARO – Bello vedere che fino a tarda sera sono proseguite le visite guidate. del professor Marco Cherin. Bello tornare a vedere le porte che si riaprono, le luci che si riaccendono, la gente che meravigliata osserva testimonianze di un’era così lontana eppure così vicina grazie al Museo paleontologico “Luigi Boldrini” di Pietrafitta. Non per niente è universalmente considerato tra i più importanti in Europa per quanto riguarda gli animali vertebrati del Pleistocene Inferiore.

Iniziamo col dire allora, quando si potrà visitare perché, come ha sottolineato Marco Pierini, direttore della Direzione regionale musei Umbria, per il momento le aperture saranno tre a settimana: martedì, giovedì e domenica  con orario  9-13 e 15-18.30; ultimo ingresso ore 18. (Chiuso domenica 25 giugno, 16 luglio e 20 agosto 2023). Biglietto intero 5 euro; ridotto 2; gratuito per i cittadini U.E. sotto i 18 anni.

Nella giornata di riapertura, oltre a Pierini,  sono intervenuti Tiziana Caponi (nella foto di copertina), direttrice del Museo paleontologico Luigi Boldrini, Marco Cherin, professore associato di Paleontologia e Paleoecologia all’Università degli Studi di Perugia, Roberto Ferricelli, sindaco di Piegaro. Presente soprattutto la famiglia di Luigi Boldrini, l’ex dipendente Enel che con grande passione e competenza negli anni ha raccolto e conservato il materiale esposto e a cui il Museo è stato intitolato, Giulio Cherubini sindaco del Comune di Panicale, Erika Borghesi per la Provincia di Perugia (ente che insieme al Comune di Piegaro ha preso in carico la gestione del Museo durante gli anni di transizione precedenti all’acquisizione da parte della Direzione Regionale Musei Umbria), Paolo Tartaglia, responsabile dei siti produttivi Enel di Pietrafitta e Santa Barbara, rappresentanti delle associazioni del territorio come la Pro Museo Luigi Boldrini, sempre attenta alla tutela e alla valorizzazione dei fossili di Pietrafitta e infine la Proloco di Pietrafitta, che ha collaborato nella realizzazione del buffet di riapertura rendendo la serata ancora più piacevole e conviviale.

Ciascuno per la sua parte, è stato evidenziato come sotto l’egida del ministero della Cultura il Museo Luigi Boldrini di Pietrafitta resterà più chiuso. L’obiettivo è quello di continuare ad essere un luogo di conoscenza, d’incontro e scambio di idee, aperto alle realtà locali come le associazioni, agli eventi culturali di più ampia scala, come quello che si realizzerà in concomitanza del festival 2023 dell’Umbria Antica, e rivolto al turismo, essendo un incredibile punto di interesse, unico nel suo genere. Le ricerche continueranno in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia.

 

Redazione Vivo Umbria: