PERUGIA – Quindici nuovi appartamenti, un asilo nido, una scuola materna ed un nido d’argento per gli anziani (che offriranno un servizio ai dipendenti dell’ospedale), il tutto per un investimento di 4 milioni di euro. Sono cominciati questa mattina (giovedì 15 ottobre), simbolicamente, i lavori di costruzione dell’ampliamento del Residence Daniele Chianelli, che dureranno circa due anni. Un vero e proprio edificio, che si ergerà accanto a quello attuale, di circa 2.500 mq e strutturato a forma di “L”.
La prima pietra apposta è stata una mattonella – con l’immagine che raffigura la nuova struttura – dove sono aggiunte le firme di tutti coloro che, a vario titolo, partecipano alla realizzazione del nuovo progetto.
GLI INTERVENTI – “E’ un giorno importantissimo per noi”, ha commentato aprendo l’iniziativa il presidente del Comitato per la vita Daniele Chianelli, Franco Chianelli. “Dobbiamo assolutamente creare – ha proseguito – nuovi alloggi per le persone malate che ce lo chiedono. Insieme al Comune di Perugia, che ringrazio per la donazione del terreno, abbiamo anche pensato a creare spazi anche per la comunità come un asilo nido, una scuola materna ed un nido d’argento per gli anziani. Si tratta di una casa lontano dalla propria abitazione, che vuole avere lo stesso calore, la stessa umanità e mettere a disposizione molti servizi per l’ospedale e per la regione”.
“Alla gara di assegnazione dei lavori – ha concluso Chianelli – hanno partecipato 20 aziende, tutte del territorio, ed ora abbiamo bisogno del contributo di tutti”.
“Diventa realtà – ha detto l’assessore all’urbanistica del Comune di Perugia, Margherita Scoccia – quella che era una visione, che dimostra come la caparbietà di realizzare un obiettivo porti ad un risultato eccezionale. È importantissimo investire in opere di questo tipo che possono dare un aiuto concreto alla nostra società, che non solo creano spazi per i malati ma che sono un esempio di buone pratiche a cui tutti noi possiamo contribuire. Come Comune di Perugia – ha terminato – siamo stati felici di poter aver dato il nostro contributo”.
“Uno dei motivi per cui i pazienti arrivano da tutta Italia e dall’estero – hanno aggiunto i primari della Strutture complesse di Ematologia e Oncoematologia pediatrica, Brunangelo Falini e Maurizio Caniglia – non è solo il prestigio dei centri di ricerca, ma anche l’accoglienza ed in questo il Residence ha dato uno straordinario contributo perché rappresenta la sintesi perfetta tra ospedale, ricerca, volontariato, istituzioni con una presa in carico che è a 360 gradi. Un’iniziativa di questo genere ha senso visto che procede di pari passo con lo sviluppo delle terapie innovative del centro”.
“Da subito – ha affermato il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera, Marcello Giannico – ho percepito il grande affetto e l’attenzione che la cittadinanza rivolge a questo ospedale e il suo ruolo fondamentale, di cui il Chianelli è emblema. Oltre alle professionalità eccelse la presenza del Comitato ci rende maggiormente attrattivi”.
“Voglio ringraziare la famiglia Chianelli – ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei – per quello che è riuscita a fare in questi 30 anni. Siete un messaggio di speranza, di crescita e di concretezza. Questa opera dimostra che nonostante le difficoltà dobbiamo andare avanti. Più alziamo il livello più aiutiamo le persone. Grazie per questo progetto di vita, che consente di tutelarla nel migliore dei modi”.
Ha concluso la carrellata di interventi il cardinale Gualtiero Bassetti – che poi ha benedetto il terreno su cui sorgerà la nuova struttura – affermando: “Trent’anni fa il buon Dio strappava da questo giardino un bellissimo fiore, Daniele, che ha portato in un altro splendido giardino. Oggi Franco e Luciana hanno innumerevoli figli, innumerevoli famiglie perché si sono fatti guidare dall’amore. Il Signore attraverso loro continua la sua opera. Ed è bello pensare ad un asilo e scuola materna abbinato ad un nido per anziani. I bambini ed i nonni sono la parte più fragile della nostra società”.
Presenti anche Andrea Saldi, in rappresentanza del polo liceale Mazzantini di Gubbio (che si occuperà di disegnare le mattonelle del rivestimento come fatto nella struttura attuale), e Fabio Bianconi, coordinatore del gruppo di progettazione ingegneri che si è occupato del progetto (ovvero lo studio Bdo di Luca Cesaretti e Fabio Baldoni e da Alessandro Biagini).
IL PROGETTO – La nuova struttura sorgerà accanto a quella attuale e ospiterà altri 15 appartamenti. Oltre ai nuovi alloggi il Residence sarà dotato anche di un asilo nido, di una scuola materna e di un nido d’argento per gli anziani, offrendo un servizio ai dipendenti dell’ospedale, ma anche all’intera città. Ci saranno poi spazi dedicati alle associazioni che operano in favore dei malati che al Residence potranno avere un punto di ascolto per i pazienti che sostengono. Anche le zone dedicate al benessere dei malati avranno ampio spazio. Saranno, infatti, realizzati ambienti riservati agli adolescenti e ai gruppi di autosostegno, in modo da poter continuare ad aiutare anche le famiglie fuori dal percorso di malattia. Ogni appartamento sarà intitolato ad un benefattore o ad un ente o associazione, che in questi anni hanno sostenuto il Comitato. Il progetto è ispirato ai principi di “Universal design”, accessibile a tutti. Sarà un edificio di 2.500 mq ad “L”, in cui l’attuale struttura e la nuova saranno collegate da una passerella pedonale. Un luogo all’insegna della sostenibilità, dotato di impianto fotovoltaico che alimenterà gli appartamenti. Anche il verde avrà un importante ruolo con orti inclusivi, anche pensili accessibili a tutti e giardini interni ed esterni. Nella corte interna, ad esempio, ci sarà una serra. Come nell’attuale Residence, il polo liceale Mazzantini di Gubbio si occuperà di disegnare le mattonelle del rivestimento.