Regione Umbria: all’unanimità sottoscritto il Patto anti Covid

Serve questo. Lavorare tutti insieme ora. Adesso. Evitando di ingolfare una macchina che deve viaggiare speditamente, senza intoppi per salvare vite. Ci sarà tempo, poi, per fare i conti, per valutare ciò che si è fatto e ciò che si sarebbe dovuto fare; quando si potrà guardare al passato perché ci serva per il futuro. Intanto salutiamo come atto di grande consapevolezza l’approvazione all’unanimità della risoluzione unitaria che impegna la giunta regionale e l’assemblea legislativa dell’Umbria ad un “lavoro comune contro un nemico comune” per affrontare e superare l’emergenza sanitaria Covid-19. Ora occorre fare presto e bene.

Sono stati i consiglieri Eleonora Pace (FdI) e Tommaso Bori (Pd) ad illustrare per conto di maggioranza e minoranza la proposta di risoluzione unitaria firmata da tutti i capigruppo dell’Assemblea legislativa.

Eleonora Pace ha spiegato che nel documento si accoglie l’appello della presidente Tesei a un lavoro comune e “si invita a proseguire il lavoro nel RAFFORZAMENTO DEGLI ORGANICI delle strutture ospedaliere e dei servizi socio sanitari territoriali anche alla luce dell’ulteriore potenziamento delle terapie intensive e sub intensive previsto all’interno del piano di contenimento dell’emergenza Covid.  Si ribadisce l’impegno a stimolare e sostenere l’azione regionale per mettere in campo risorse per SUPPORTARE ECONOMICAMENTE E SOCIALMENTE IL TESSUTO PRODUTTIVO e ogni possibile intervento per cittadini, famiglie, associazioni e imprese.  Si conferma l’impegno per tutelare tutti i cittadini umbri, a partire da coloro che appaiono più fragili e indifesi a partire dai disabili che usufruiscono dei centri diurni e gli anziani nelle Rsa. I dati richiamati dalla presidente Tesei richiamano tutti a un forte SENSO DI RESPONSABILITÀ e alla presa d’atto che il nemico invisibile del covid può essere contenuto e sconfitto solo attraverso un’azione sinergica dell’intera comunità”.

Per la minoranza Tommaso Bori (Pd) ha ricordato che “la firma dei gruppi di opposizione a questo documento dimostra la volontà di APRIRE UNA FASE NUOVA rispetto al dibattito interno a quest’Aula. Auspichiamo che questo luogo di confronto venga convocato il prima possibile. Qui porteremo le tematiche che condividiamo in questa Aula: separazione netta tra STRUTTURE COVID E COVID FREE, che ci consentirà di ripristinare tutti quei servizi sanitari di diagnosi, terapia, assistenza e riabilitazione per tutte le altre patologie. STABILIZZAZIONI e nuove ASSUNZIONI sono necessarie perché la sanità è sotto organico, il personale è sotto stress. Va ripristinato il sistema di TRACCIAMENTO che è in tilt, con un ruolo chiave per le Usca. Servono i tamponi per gli asintomatici, in particolare per i contatti diretti di contagiati. È necessario potenziare le strutture, pensare a covid hospital per evitare cluster familiari, monitorare le Rsa, pensare alla mobilità interregionale. L’emergenza sanitaria rischia di trasformarsi nella più grande crisi economica sanitaria e sociale dal dopoguerra ad oggi. Servono misure straordinarie. Non trasformiamo la pandemia in un momento di aumento delle diseguaglianze sociali e economiche per i nostri territori”.

Redazione Vivo Umbria: