GUBBIO – Sono partiti nel Comune di Gubbio i cosiddetti Puc, Patti per il lavoro e/o per l’inclusione sociale, che riguardano i progetti che i beneficiari di Reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere rendendosi utili alla collettività.
Il Comune di Gubbio, nel dettaglio, si è mosso insieme ai Comuni della zona sociale 7 promuovendo due progetti in particolare. Il primo, definito “di accompagnamento ai servizi”, ha la finalità di coinvolgere i beneficiari e le beneficiarie del Reddito nel supporto agli uffici comunali nell’accoglienza del cittadino, offrendo sostegno, nei limiti imposti dalla normativa vigente, nella fruizione di tutte le attività con particolar riguardo alle fasce più vulnerabili. Il secondo progetto partito ha tra gli obiettivi la cura di spazi pubblici e dei beni comuni, sia ambientali che materiali, attraverso il coinvolgimento dei percettori di Reddito nella rigenerazione di spazi verdi pubblici e spazi urbani, nella valorizzazione dei beni archivistici, nella promozione di corrette pratiche ambientali e nella divulgazione di informazioni di interesse sociale attraverso social network e altre strategie di comunicazione.
L’assessore ai Servizi Sociali Simona Minelli parla di “un passo davvero importante affinchè il Reddito di cittadinanza non rimanga una misura assistenziale passiva. Oltre a garantire un sostegno economico, infatti, è necessario aiutare i percettori a formarsi attraverso nuove esperienze e a maturare diverse competenze, così da avvicinarli attivamente al mondo del lavoro e renderli utili alla comunità. Siamo tra i primi Comuni della Regione Umbria, se non probabilmente il primo, che da oggi avrà soggetti percettori del Reddito di cittadinanza che presteranno il loro servizio nei progetti che gli uffici hanno predisposto. È un giorno importante, in cui si raccolgono i frutti di un’attività preparatoria lunga e complicata. Il merito di questo traguardo è soprattutto dei nostri uffici, che in questi mesi hanno lavorato alacremente”.