La riflessione di fine ottobre nasce dal contesto in cui si stanno cercando questa domenica orripilanti zucche e improbabili fantasmi di mostri e streghe per ricevere un dolcetto in cambio: Halloween. A ciò si aggiungeranno nel corso della giornata una serie di film horror rispolverata per l’occasione e servizi di “cronaca” dei tg nazionali a corredo.
La riflessione la dedico alla fotografia, immagine della nostra copertina, che fa da netto contrasto alla “festa” che poco, francamente, ha tra l’altro a che fare con l’italica cultura folclorica. Lo scatto è drammaticamente crudo, con un’infinita poesia che recuperi osservandola solo pian piano, mentre cerchi di scacciare l’orrido di una realtà insopportabile. E, però, vera.
Tant’è, è a nostro avviso meritatamente è risultata vincitrice assoluta del SIPA 2021, Siena International Photo Awards: si tratta di Hardship of Life del fotografo turco Mehmet Aslan che ritrae l’abbraccio tra Munzir e Mustafa, padre e figlio mutilati a causa della guerra in Siria che continua senza sosta tutto l’anno. Da anni.
Senza voler fare i presuntuosi, demagogici e fastidiosi censori di chi alla festa di stanotte, legittimamente, vorrà partecipare, avanziamo solo una considerazione: se l’equazione è più terrore suscito più dolcetti mi merito, segnalo a chi vorrà che il Siena Awards ha avviato una raccolta fondi per aiutare i due protagonisti della foto vincitrice. E non solo.
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Note a margine, per chi eventualmente interessato
Munzir ha perso la gamba destra a causa di una bomba caduta mentre stava passeggiando in un bazar di Idlib, in Siria, mentre suo figlio Mustafa è nato senza gli arti inferiori e superiori a seguito della tetramelia, una malformazione causata dall’assunzione di farmaci da parte della madre Zeynep colpita, durante la guerra in Siria, anche dal gas nervino. Mustafa avrà bisogno in futuro di protesi elettroniche che, al momento, non sono ancora disponibili in Turchia. L’eventuale overfunding verrà devoluto a Medici Senza Frontiere e sarà finalizzato a un programma di riabilitazione e sostegno di persone che hanno subito amputazioni a causa della guerra in Siria.
Nel caso, la piattaforma di riferimento è GoFundMe e per contribuire è possibile cliccare sul link https://www.gofundme.com/f/can-a-photo-make-a-difference.