Quella corona del Cristo fatta col filo spinato del campo di Auschwitz

TERNI – La Rettoria di San Giovanni Evangelista è una delle più piccole chiese della città di Terni ma non per questo la meno importante.  Qui per un periodo di tempo è’ stato parroco don Fernando Benigni, missionario, prete in prima linea per i diritti dei lavoratori, rifugiati, derelitti, drogati, emarginati, purtroppo recentemente scomparso. La chiesa si trova sull’ angolo di piazza della Repubblica,  pochi scalini e si accede all’edificio. Andiamo a scoprire il carattere storico artistico e devozionale dell’edificio.

La chiesa di San Giovannino a Terni

La chiesa è stata edificata su fondamenta di un tempio pagano di epoca romana che va dal  I sec. a.C – al  I sec. d.C. E’ a pianta quadrata coperta con volta a botte.  Ripeto, non sembra, ma è una delle più antiche chiese di Interamna. In origine era denominata San Giovanni de Columnis in quanto era in prossimità di piazza delle colonne. La struttura è sopraelevata dal piano della strada. Ha un’unica navata con transetto e abside quadrata.

Altare maggiore della chiesa di San Giovannino

Sull’unico altare, tra cornici colonne classiche in marmo spicca un dipinto raffigurante la Crocifissione con San Giovanni Evangelista, la Madonna e la Maddalena.

Cristo ligneo del XVII secolo, la corona del Cristo è fatta di filo spinato proveniente dal campo di sterminio di Auschwitz

Cosa singolare, sulla parete di destra c’è un Cristo Crocifisso ligneo del XVII secolo, rovinato dal tempo e ritrovato privo di arti superiori. La corona è di filo spinato proveniente  del campo di sterminio di Auschwitz:  “per non dimenticare che Cristo continua ad essere ucciso nei crocifissi della storia di ieri e di oggi“. Questo è riportato e scritto nella scheda.

Sulla parete di sinistra un dipinto raffigurante Santa Lucia con i simboli del suo martirio (piattino con gli occhi e palma)  sotto una epigrafe in pietra recante il sacello con i nomi di alcuni benefattori.

Affresco: Santa Lucia

Altra tela, nel transetto, a destra, raffigura la Madonna col Bambino e i magi in adorazione; nel transetto di destra invece la Madonna Immacolata, con in basso, angeli recanti strumenti musicali, mentre in alto due angeli in volo porgono la corona.

Affresco: adorazione dei Magi

La facciata è un classico tardo rinascimentale, di recente restaurata, mente esternamente, spicca tra i tetti, un campaniletto a vela con fornice e una squillante campana. Un piccolo gioiello da visitare in questi giorni di festa. Lasciare il rumore e il via vai frenetico delle tre piazze ternane e lasciarsi trasportare dal silenzio che, dentro San Giovannino regna sovrano.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.