Protesta per l’incuria del Fosso di Precetto tra rovi, rettili e topi

FERENTILLO – I residenti di Precetto sono sul piede di guerra in quanto il letto del fosso che proviene da Monterivoso e attraversa piazza Vittorio Emanuele per gettarsi nel Nera è diventato una sorta di foresta tropicale coperto di arbusti, rovi ed erbacce. Rettili e topi gironzolano tra le sponde fino ad invadere i giardini e gli orti dei privati. Questo tratto di fisso, è stato da sempre una zona, data la purezza dell’acqua, per la riproduzione della trota Fario ma anche del gambero, simboli del Nera, di Ferentillo e della stessa Valnerina.

“E’ un problema grande soprattutto per l’ ambiente e per la nostra sicurezza – affermano arrabbiati i residenti – i rovi e le erbacce, sono penetrati nei nostri giardini, rettili e topi ovunque, non ne possiamo più e chiediamo un intervento urgente soprattutto in questo periodo di caldo eccessivo”.
Alla protesta di Precetto, si accodano di nuovo anche i residenti a Matterella perché la situazione del fosso di Ancaiano non è affatto migliorata.
“Sono stati tagliati soltanto gli arbusti di oleandro che ricadevano sulla strada, mentre il fosso ancora e’ in quello stato di degrado”.
La situazione è  tragica, e tutti si augurano che venga al più presto effettuata una intelligente bonifica. Una zona del paese votata da sempre al turismo in quanto sono presenti le falesie di arrampicata libera, il museo delle mummie e i sentieri per il trakking.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.