Prosperius di Umbertide: per l’assessore Coletto è necessario decidere in Consiglio regionale se stabilizzarlo o chiuderlo

UMBERTIDE – Quale futuro per l’Istituto Prosperius di Umbertide. Ne hanno parlato in Regione l’assessore alla Sanità, Luca Coletto,  i rappresentanti sindacali (presenti quelli di Cgil, Cisl, Rsu) e la presidente della Terza commissione Eleonora Pace.  L’assessore ha assicurato la massima attenzione alla questione impegnandosi a chiudere quanto prima la sperimentazione  e a stabilizzare l’istituto Prosperius attraverso una legge su cui il Consiglio regionale sarà chiamato ad esprimersi. “E’ stata ereditata – ha detto Coletto – una situazione strana come non l’ha mai vista. Una situazione – ha spiegato – che nel
tempo si è evoluta senza tenere conto degli indirizzi normativi che prevedono un capitale a maggioranza pubblica, visto che si tratta di una sperimentazione che va avanti da oltre venti anni. Ora – ha detto – bisogna andare in Consiglio regionale ed attraverso una legge decidere se stabilizzare l’Istituto o scioglierlo. Questo è quanto previsto dalla norma vigente che struttura il completo sistema sanitario. Ci sono linee ben definite rispetto alle sperimentazioni. Abbiamo dato incarico ad un avvocato, professore universitario, affinché dirima una volta per tutte la questione in maniera tale che si possa andare in Consiglio regionale a chiudere la sperimentazione stabilizzando l’Istituto. I lavoratori sono comunque assolutamente tutelati. Il nostro obiettivo è quello di fare quanto prima chiarezza e rendere aderente alla legge questa struttura e di garantirle un futuro. Il ruolo del privato è quello complementare al pubblico. Nel prossimo piano socio sanitario sarà chiaro il ruolo di tutti”.
Prima dell’intervento dell’assessore è intervenuto il presidente del Cda della Società, Giuseppe Barberi  che ha tenuto a sottolineare come l’istituto Prosperius sia oggetto di  attenzione per la sua importante natura che riveste all’interno della riabilitazione a livello
regionale e nazionale. “Oggi – ha detto – c’è bisogno di avere chiarezza, di avere una strada certa per il futuro. In questo momento ci sono alcune difficoltà gestionali, manca una perfetta condivisione rispetto alle modalità per l’amministrazione dell’azienda, che verranno però, sicuramente risolte avendo come obiettivo la cura del paziente che va sempre messo al centro di tutti i percorsi riabilitativi”.

In conclusione delle audizioni, la presidente Eleonora Pace, dopo aver assicurato i presenti sull’attenzione e monitoraggio che la Commissione continuerà a riservare alla situazione, “è necessario – ha detto – dare una collocazione chiara ad una struttura d’eccellenza importantissima non solo per l’Umbria, ma anche a livello nazionale”.

Redazione Vivo Umbria: