PERUGIA – Le possibilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco improvviso fuori dall’ambiente ospedaliero aumentano di tre volte se un testimone non sanitario è in grado di mettere in atto le tecniche base di rianimazione cardio-polmonare e di defibrillazione. Considerando che il 70% degli arresti cardiaci si verifica al di fuori dell’ospedale e per ogni minuto senza soccorso le possibilità di sopravvivenza scendono del 10%, è quindi importante diffondere più possibile la conoscenza di queste tecniche.
Il 16 dicembre scorso gli Operatori della Centrale Operativa di Perugia del 118, sotto la guida di Paolo Groff, direttore del Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera di Perugia e Francesco Borgognoni, direttore della Centrale Operativa 118 del capoluogo umbro hanno tenuto un Corso di formazione per insegnati e amministrativi dell’IIS “Giordano Bruno” di Perugia sulle tecniche di primo soccorso in caso di sospetto arresto cardiaco secondo il protocollo BLS-D per “laici”, cioè persone senza formazione sanitaria. Ai 20 partecipanti è stata rilasciata una certificazione ufficiale di soccorritore.
Il Corso è stato organizzato con la collaborazione del dirigente scolastico del Giordano Bruno, Giuseppe Materia, utilizzando un defibrillatore semi-automatico donato alla Scuola dal Rotary club “Perugia est”.
Analogo Corso, organizzato con la preziosa collaborazione della dirigente Giuseppina Boccuto, verrà prossimamente impartito a personale docente e non docente del Liceo Classico e Musicale “Annibale Mariotti” di Perugia al quale verrà ugualmente donato un defibrillatore.