Presentato a Narni il libro”Vent’anni di televisione” di Pietro Paolo Marconi

NARNI – E’ stato presentato a Narni  ieri, 14 ottobre, all’Auditorium M.Bortolotti il libro “Vent’anni di televisione-Quello che non si poteva dire” di Pietro Paolo Marconi alla presenza dell’autore, di Giovanni Rubini, assessore alla Cultura, dei giornalisti Andrea Chioini e Carmen Lasorella, moderatore Ugo Antinori, presentazione di Maria Cristina Angeli, presidente Associazione Minerva – minervAArt.

Andrea Chioni nel suo intervento ha detto: “Con questo secondo libro Pietro Paolo conferma il valore che, per lui, ha la memoria, per capire il presente e immaginare il futuro. L’autore ha provato, con successo, a trasferire ed a salvare dall’oblio, sul solido supporto cartaceo di un’opera libraria, qualcosa che si consuma nel momento stesso in cui viene prodotto, come una trasmissione televisiva, in una Tv locale. Lo ha spinto, credo, il desiderio di lasciare una traccia visibile nel tempo di una sua particolare esperienza umana e professionale, come il conduttore televisivo, ma ancor di più il bisogno di conservare il contenuto ed il valore  culturale delle interviste riportate nel libro. Interviste che hanno affrontato temi decisivi, comunque rilevanti, della vita civile e sociale italiana e della grande cultura internazionale. Temi che evidenziano l’orizzonte culturale e il nerbo morale di Marconi, da sempre attento alle questioni ambientali e dello sviluppo sostenibile, a quelle delle sofferenze e dei diritti dei più deboli, ai problemi della legalità ferita e del bene supremo della pace, come a quelli del rapporto fra fede, scienza e società o della natura antropologica profonda delle migrazioni dei popoli, ma, anche, la curiosità verso le nuove frontiere dell’innovazione tecnologica, unita all’attenzione verso le sorti della grande industria ternana”. Carmen Lasorella facendo riferimento alla sua postfazione, si è molto soffermata sul valore di questa opera che racconta le varie richieste di aiuto (non a caso la sua trasmissione si chiamava Tre punto linea punto.SOS) un libro scritto con la passione che ha sempre distinto Marconi nelle sue attività, a favore dei diritti umani, dell’ ambiente della solidarietà, pensiamo a Chernobyl, un libro come un dono a chi lo leggerà.

 

 

 

Redazione Vivo Umbria: