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Presentata la stagione del Mengoni di Magione: 10 spettacoli

MAGIONE – La Stagione 22/23 del Teatro Mengoni di Magione, organizzata dallo Stabile dell’Umbria in collaborazione con il Comune, è stato presentato oggi dal direttore artistico Nino Marino: ” Una combinazione di spettacoli – ha detto – per immaginare un mondo meno virtuale, dove la parola e il corpo si fanno spazio e lo spazio diviene incontro per dare corso alle emozioni.”

IL PROGRAMMA

Sabato 5 novembre

L’apertura è affidata all’attore, performer e giullare Matthias Martelli che porta in scena Raffaello, il figlio del vento, un racconto avvincente e poetico su un grande genio dell’umanità: Raffaello Sanzio. Martelli, accompagnato dalle musiche dal vivo del Maestro Castellan, riprende la tradizione del teatro giullaresco e di narrazione e trascina lo spettatore all’interno di un viaggio appassionante, entrando con le immagini e le parole dentro i capolavori di Raffaello, scoprendo le curiosità, i suoi amori e immergendosi nel clima dell’epoca.

Martedì 15 novembre

Un’intensa e magnetica Valeria Solarino  è l’interprete di Gerico Innocenza Rosa, monologo scritto e diretto da Luana Rondinelli sul tema dell’identità: il protagonista Vincenzo narra il suo percorso di “transizione” alla madre e alla nonna attraverso un dialogo alla ricerca dell’amore e dell’affermazione della propria identità lontano da qualsiasi pregiudizio, per sentirsi finalmente amato e compreso.

Venerdì 25 novembre

In scena una produzione del TSU La madre dei mostri, uno spettacolo ispirato ai racconti di Guy de Maupassant diretto e allestito da Lorenzo Collalti attraverso una drammaturgia inedita, capace di indagare e costruire la vita quotidiana tra psicosi e ironia, proprio come fa lo scrittore francese. Gli interpreti: Michelangelo Dalisi, Caterina Carpio, Luca Carbone, Gabriele Linari e Grazia Capraro.

Venerdì 9 dicembre

E’ la volta di Cinque danze per il futuro di Davide Valrosso, un organismo scenico in cui si ibridano danze e concerto. Cinque quadri, cinque proposte coreografiche per il futuro; in ogni quadro un danzatore e un musicista agiscono dal vivo, attraversando tematiche in proiezione, altri tempi a venire e combinando di volta in volta un diverso sistema di relazioni.

Giovedì 5 gennaio

Va in scena il racconto di un’amicizia profonda nata nonostante i pregiudizi e le classi sociali con A spasso con Daisy, l’opera scritta da Alfred Uhry – vincitrice del Premio Pulitzer per la Drammaturgia e di quattro Oscar – adattata da Mario Scaletta e messa in scena da Milena Vukotic, Salvatore Marino e Maximilian Nisi. La bravissima Vucotic dà vita all’anziana Daisy in una storia delicata e divertente capace di raccontare con umorismo un tema complesso come quello del razzismo nell’America del dopoguerra.

Venerdì 27 gennaio

Arriva Bubikopf. Tragedia comica per pupazzi, un innovativo e sorprendente spettacolo dedicato agli adulti con la regia internazionale di Neville Tranter, il grande artista di origine australiana, tra i più apprezzati sulla scena internazionale del teatro di figura.

Giovedì 16 febbraio

Ottavia Piccolo e i Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo tornano a confrontarsi in scena con le parole di Stefano Massini, a dare forma e struttura a un teatro necessario, civile. Lo spettacolo Cosa nostra spiegata ai bambini è la biografia poetica di Elda Pucci nell’anno in cui fu sindaco di Palermo. Era il 1983/1984, quello dell’ascesa dei Corleonesi a capo di Cosa Nostra, un periodo particolarmente sanguinario.

Venerdì 3 marzo

Ancora una serata dedicata alla danza con Antidoti. Rimedi alla decadenza culturale contemporanea di INC innprogress collective. Sei giovanissimi danzatori, 6 personalità diversissime tra loro diventano lo specchio della gioventù contemporanea che, insieme al coreografo, si interrogano su “facciate” e “contenuti”, facendo di se stessi portavoce di una intelligenza collettiva, o di uno stato di consapevolezza, tramite cui riuscire a individuare realtà e inganno.

Giovedì 16 marzo

Il cartellone ospita l’ultimo lavoro del regista Leonardo Lidi, prodotto dal TSU insieme a Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale: Il gabbiano, prima tappa di una trilogia dedicata al drammaturgo russo Anton Čechov che proseguirà con Zio Vanja e Il giardino dei ciliegi. Ne Il gabbiano “va in scena la drammaturgia dell’amore e dell’assenza di esso – spiega il regista –, un disegno raffinato di personaggi ed emozioni”.

Martedì 28 marzo

 

Sarà Coppia aperta quasi spalancata a chiudere la stagione: una favola tragicomica scritta da Dario Fo e Franca Rame che descrive in modo perfetto con toni divertenti, ma anche drammatici, le differenze tra psicologia maschile e femminile. Ironica quanto basta e sensuale quando vuole, è l’eclettica artista Chiara Francini (nella foto di copertina) a mettersi alla prova con un testo importante, che celebra il ruolo della donna all’interno della coppia.

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Abbonamenti e biglietti

PRELAZIONE per gli abbonati della Stagione 2019/2020 da lunedì 10 a giovedì 20 ottobre. Vendita dei NUOVI ABBONAMENTI da venerdì 21 ottobre a sabato 5 novembre. Martedì, giovedì e sabato dalle 10 alle 12, dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 19 presso la Biblioteca Comunale Tel. 075 843975. Vendita BIGLIETTI a partire da sabato 5 novembre presso il Botteghino Teatro Mengoni T 075 8472403, il giorno dello spettacolo dalle 18 alle 21. La vendita dei biglietti è online è disponibile sul sito  www.teatrostabile.umbria.it

PRENOTAZIONE TELEFONICA: Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075 57542222, tutti i giorni feriali dalle 17 alle 20 fino al giorno prima dello spettacolo. I biglietti prenotati devono essere ritirati entro le 20 del giorno dello spettacolo.

 

 

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