PERUGIA – Musica colta. Studi matti e disperatissimi. Anni di specializzazione nei conservatori. E poi? Poi, magari, se ce la fai, suoni. E riesci a campare di musica. Come hai sempre sognato. Sembra facile. Ma non è. Una ipotesi di indirizzo, e forse un inizio di soluzione, viene dall’Umbria. Meglio da UmbriaEnsemble. E potrebbe fare scuola. Ieri nella sala Fiume del palazzo della Regione dell’Umbria rappresentata da Antonella Pinna, Cecilia Berioli, direttore artistico di UmbriaEnsemble e il suo presidente Luca Raneri, hanno presentato un concorso pilota che presuppone il riconoscimento di ciò che si deve a un giovane: dignità, professionalità, prospettiva corresponsione in denaro e diritti contributivi.
Il progetto si chiama “UmbriaEnsemble per i giovani”. Si tratta della prima edizione di un concorso certamente destinato a lasciare traccia e a ripetersi nel tempo.
In questo video, Cecilia Berioli spiega com’è nata l’idea del concorso e quali fini si pone.
Tanti, spunti, dunque, in questa dichiarazione di Cecilia Berioli e del resto è significativo che l’iniziativa di UmbriaEnsemble coinvolga più istituti, in questo caso per la prima volta insieme, i due Conservatori dell’Umbria di Perugia e Terni, Morlacchi e Briccialdi. In sostanza le due istituzioni di alta formazione artistica musicale collaborano ad un progetto grazie al quale i più talentuosi giovani concertisti neolaureati o laureandi dei due conservatori potranno inserirsi nel mondo del concertismo professionale, con regolari contratti sindacali.
Le prove del concorso si terranno, proprio per questa ottica di completa condivisione, sia a Perugia che a Terni, rispettivamente il 22 e 23 dicembre 2022.
Il concorso, senza limiti di età, è aperto agli allievi che sono attualmente iscritti ai corsi di II livello nei Conservatori di Perugia e Terni e ai laureati di questi Istituti che abbiano conseguito il titolo di II livello dalla data del 1 gennaio 2020 in poi.
Il concorso è aperto agli strumentisti solisti di queste categorie: violino, viola, violoncello, contrabbasso, flauto, oboe, clarinetto, fagotto, corno. A dire la verità, come ha onestamente riconosciuto Cecilia Berioli, c’è chi ha rimproverato l’esclusione delle percussioni. “E’ un osservazione che stiamo valutando – ha detto Berioli – e della quale prenderemo atto. Considerando però che i concerti aperti ai vincitori del nostro concorso rientreranno nell’ambito di una rassegna particolare come Suoni di boschi e abbazie, in cui è richiseta una certa partitura musicale”.
Tornando al concorso, per ciascuna categoria la durata massima di esecuzione dovrà essere di 20 minuti. I brani vanno eseguiti nella versione prevista dalla partitura, senza omissione dello strumento eventualmente di accompagnamento.
Simbolica, per così dire, la quota di iscrizione: 10 euro, unica per tutte le categorie.
Saranno tre i premiati e a seconda della classifica potranno avere l’opportunità di esibirsi in concerti nell’ambito della stagione concertistica 2023 dell’UmbriaEnsemble. Il primo potrà salire sul palco tre volte, il secondo due e il terzo una volta. Saranno retribuiti secondo le normative vigenti nel CCNL spettacolo. Tutti gli iscritti, ad ogni modo, riceveranno un Attestato di partecipazione.