PERUGIA – Oltre 200 giovani musicisti da Europa, Asia e America tornano “a respirare musica classica ma soprattutto Perugia, una città magica che dà profumo al festival, insieme a maestri di fama mondiale”. Questa l’essenza del Music Fest Perugia (Mfp) secondo Ilana Vered, pianista e direttrice artistica del festival di musica classica che andrà in scena dal 24 luglio al 20 agosto nel capoluogo umbro, in due sessioni. La 14esima edizione è stata presentata, lunedì 8 luglio proprio a Perugia, all’hotel Brufani, dalla stessa Ilana Vered e dal direttore esecutivo Peter Hermes. Presente, inoltre, Leonardo Varasano, assessore alla cultura del Comune di Perugia.
Nell’arco di quasi un mese si succederanno decine di eventi (concerti con orchestra, recitals, maratone musicali, opera e arie di opera, masterclasses, master recitals e la serie ‘Prodigies’ con piccoli prodigi) con musicisti-studenti che arrivano dai migliori conservatori del mondo, affascinati dalla cultura italiana, per imparare da professori di caratura internazionale, circa 40, tra cui Jan Jiracek Von Armin, Markus Groh, Alex Braginsky, Jerome Lowenthal, John Perry e Boris Slutsky. Diverse le location: oltre alla Sala dei Notari e alla Basilica di San Pietro sono coinvolte anche la sala del Consiglio della Provincia di Perugia, l’Oratorio di santa Cecilia e la Chiesa di Santo Spirito, novità di quest’anno (dettagli e orari aggiornati sulla pagina Facebook del Mfp e su www.musicfestperugia.net).
“I solisti – ha dichiarato Hermes – saranno accompagnati da due orchestre dirette dai maestri Uri Segal e Gaddiel Dombrowner. Oltre alla sezione piano è prevista anche una sezione archi capeggiata dal fenomenale Zakhar Bron. Ci saranno, poi, due dive del canto, Jennifer Larmore ed Eva Mei, che istruiranno gli studenti in workshop dedicati e per le due arie di opere che terremo”. “Una delle caratteristiche del Mfp – ha spiegato Vered – infatti è che si tratta di un festival che offre la possibilità agli studenti di esibirsi con le orchestre, una cosa che solitamente è riservata solo ai migliori che riescono a vincere qualche competizione”.
Spazio anche a nove ‘prodigies’, piccoli musicisti prodigio tra i sei e gli otto anni, “veri e propri fenomeni musicali – ha raccontato Hermes – che talvolta non riescono neanche ad arrivare a sedersi da soli al pianoforte a fronte della loro tenera età”. Parteciperà inoltre Nathan Lee, musicista prodigio anche lui, ‘cresciuto’ con il Mfp e ribattezzato da Ilana Vered ‘il piccolo Mozart’. Ormai diciottenne, Lee ha calcato palcoscenici internazionali e brillerà insieme alle ‘future stars’ che si esibiranno nella nuova serie di concerti dedicata a giovani vincitori di concorsi internazionali.
“Music Fest riesce a coinvolgere oltre 200 musicisti di varie età ed esperienze – ha tenuto a precisare Varasano congratulandosi con gli organizzatori – contribuendo alla vocazione internazionale della nostra città. Per questo è importante sostenerlo e farlo crescere, considerando comunque che essendo alla 14esima edizione, evidentemente, è un festival che funziona e attrae pubblico e artisti”.