Preoccupazione dell’Agd Umbria per i ventilati tagli alla Sanità regionale sulle cure da diabete mellito di tipo 1

PERUGIA –Forti timori per le conseguenze dei ventilati tagli alla Sanità regionale e preoccupazione per il serio rischio a cui si andrebbe incontro circa l’approvvigionamento e l’accesso alle nuove tecnologie per la cura del diabete anche in età evolutiva, oggi strumenti importanti per una cura adeguata, oltre che fortemente rilevanti nella qualità di vita dei giovani pazienti”. E’ AGD Umbria, l’associazione che sostiene ormai da 40 anni le famiglie in cui sono presenti bambini e ragazzi affetti da diabete mellito di tipo 1, ad alzare il livello di guardia di fronte alle restrizioni annunciate dalla Regione. “Se queste dovessero essere attuate, significherebbe trascurare l’appropriatezza prescrittiva suggerita dalle linee guida di Società scientifiche sia nazionali che internazionali, con conseguenti gravi danni per la salute di tanti giovani umbri. Tali restrizioni annunciate andrebbero, inoltre, inevitabilmente a gravare sulle famiglie che devono ricorrere all’assistenza del servizio sanitario regionale per malattie croniche, come il diabete di T1 che è sicuramente una delle più complicate” avverte Massimo Cipolli, vice presidente di AGD Umbria.

Una spiacevole e inattesa novità dal momento che l’associazione, insieme ad altri attori e professionisti, sta partecipando ai tavoli di lavoro, per la parte pediatrica coordinati dalla dottoressa Maria Giulia Berioli, istituiti dalla Regione Umbria per una revisione dei Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA) ospedale-territorio, anche per i pazienti pediatrici (0-18 anni), al fine di realizzare un perfezionamento continuo del processo di cura, attraverso la riorganizzazione degli attuali servizi per un sistema più orientato all’efficacia, all’efficienza e all’attenzione ai bisogni complessivi, non solo clinici, dei pazienti.

“Siamo lieti che in Umbria si ponga nuovamente attenzione al diabete – spiega Angela Lepri, presidente regionale di AGD – cosa che ci fa auspicare che venga così data maggiore rilevanza anche all’educazione terapeutica e al fatto che un team multidisciplinare e formato alle diverse necessità dei bambini e delle loro famiglie dovrebbe fornire per un processo educativo adeguato ed appropriato all’età, alla cultura e alle abitudini di vita di ciascun giovane paziente. Proprio alla luce di ciò, faremo di tutto affinché venga mantenuta la giusta tutela per tutti i pazienti”.

In quest’ottica per AGD Umbria appare sempre più indispensabile l’attività di un’equipe multidisciplinare, già prevista normativamente e presente a livello ospedaliero grazie all’intervento di AGD che finanzia il servizio di una dietista e di una psicologa nelle diabetologie pediatriche di Perugia e Terni. Ma è chiaro che i citati tagli non potrebbero essere compensati dall’Associazione e dalle famiglie aderenti. Da qui l’appello all’Ente regionale perché vengano valutati attentamente gli interventi previsti.

Redazione Vivo Umbria: