NOCERA UMBRA – Il ‘Premio giornalistico Angelo Marinangeli’, giunto alla sua sesta edizione ha premiato Riccardo Cucchi per la categoria nazionale e Marco Taccucci per la categoria regionale. A ricordare Angelo, i figli Giovanni e Mariella, il sindaco Giovanni Bontempi, il giornalista Fabio Luccioli per l’Ordine regionale dei giornalisti, il Dirigente scolastico Leano Garofoletti, il consigliere regionale, nonché amica di famiglia, Donatella Porzi. Non è mancato il saluto del giornalista Gianfranco Ricci. Presente alla cerimonia anche il sindaco di Gualdo Tadino, Massimiliano Presciutti.
“Mio padre è stato maestro di scuola e di giornalismo, così vorrei fosse ricordato”, ha sottolineato il figlio Giovanni. Il tema della scuola infatti ha quasi affiancato quello del giornalismo in questa sesta edizione del premio, anche alla luce del particolarissimo anno scolastico in tempo di covid, che ha portato il Preside Garofoletti a ringraziare la sua popolazione scolastica e a sottolineare la sinergia con l’amministrazione comunale e col territorio. “Il giornalismo è comunicazione, è uscita dall’isolamento”, ha concluso il suo intervento. Il ricordo di Angelo Marinangeli si è concentrato sul suo essere “numero uno” del giornalismo sportivo e sul ruolo di insegnante di scuola, maestro di tanti giovani che ne hanno seguitato le orme. Un giornalista a cui Nocera ha reso onore dedicandogli il campo sportivo. Giornalismo, sport, scuola, Nocera appunto, le parole chiave legate alla sua memoria.
Le motivazioni
Marco Taccucci
Personalità e brillantezza ne caratterizzano l’attività di giornalista e conduttore televisivo. Privilegia il ritmo e la chiarezza espositiva in ogni occasione dell’attività in video. Ha scelto una forte connotazione identitaria nell’ambito regionale umbro, con una crescita professionale costante, e come riferimento indiscusso nel raccontare in partita e nella quotidianità il percorso del Perugia calcio
Riccardo Cucchi
Con voce e stile inconfondibili ha raccontato alla radio le gesta sportive, facendo sempre emergere naturale eleganza, equilibrio e sobrietà. Continua a raccontare di sport come autore di libri e nelle occasioni che lo vedono impegnato. L’uso ricercato della parola è sempre stato improntato alla lucidità e alla capacità espositiva nel far “vedere” e vivere al meglio l’evento attraverso la radio. Gli è sempre stata riconosciuta ogni efficacia nel coinvolgere l’ascoltatore, catturandone l’attenzione e l’interesse. Il racconto e l’analisi delle competizioni si contraddistinguono per la cura di ogni particolare mirato a suscitare emozioni.