FOLIGNO – Giuseppe De Mattia con l’opera “Fatterelli / Il vassoio d’argento di Andrea” (nella foto), è il vincitore dell’ open call: “La Madonna di Foligno, il meteorite e il punctum. Come rileggere un capolavoro”. Il verdetto, nella cornice della Corte di Palazzo Trinci, espresso dalla giuria di esperti composta da Cecilia Casorati, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Roma, Emanuele De Donno, fondatore di VIAINDUSTRIAE e docente all’Accademia di Belle Arti di Perugia, Pierluigi Metelli, collezionista, Nicola Samorì, artista, Marta Silvi, critica d’arte, docente e curatrice.
Questa la motivazione: “L’opera si pone dal punto di vista dello spettatore rendendo contemporaneo e permeabile il capolavoro di Raffaello. L’opera tiene conto, forse inconsapevolmente, dell’evento della ricomparsa dell’originale nella città di Foligno nel 2014, rimarcandone il valore dell’immagine nel territorio, ulteriormente sottolineato nella mostra attualmente ospitata presso il Museo di Palazzo Trinci “Raffaello e La Madonna di Foligno. La fortuna di un modello”. L’opera, inoltre, soddisfa l’esigenza di rendere il pubblico protagonista ragionando sull’opera d’arte come oggetto di devozione popolare e di mediazione di mediazione tra realtà e spiritualità”.
Una menzione particolare è stata data all’artista Giovanni Kronenberg al quale è stata commissionata l’esecuzione del Palio di Giostra della Quintana di settembre.