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Precetto: il presepio affrescato da Perino Cesarei nella chiesa superiore di Santo Stefano

FERENTILLO – Dopo una visita al cimitero museo delle mummie a Precetto e’  immancabile varcare la chiesa superiore di Santo Stefano per godere della visione dello scenografico Presepio affrescato sul nicchione laterale all’altare maggiore.
L’ altare e dedicato a San Giuseppe come e’ riportato da una tabella in stucco posta a capo dell’arco: DIVO JOSEPH. il dipinto raffigura diverse scene della nascita di Gesu’ eseguito dal pittore Perino Cesarei che lo realizzo’ nel 1557. Il dipinto e’ assai affine all’ Incoronazione della Vergine realizzato presso la chiesa del paese di Caso. Qui, nel Presepio di Precetto, sullo sfondo, una grande pianura con villaggi sparsi,che fa da contorno alla carovana del Magi; nel sottarco tra nuvole e teste cherubiche angeli cantoni che reggono cartiglio del gloria; alla destra l’ annuncio ai pastori addormentati su una collinetta; in primo piano la capanna con il bue e l’asino; al centro La Vergine Maria in ginocchio, mani giunte, adora il Bambino Gesu’  nudo adagiato sulla paglia; San Giuseppe e’ appartato, come fosse estraneo al mistero divino; un gruppo di pastori a destra in ginocchio portano doni.
L’ affresco risente molto dello stile del Pintoricchio, ma anche da suggestione derivate all’artista dalla pittura tosco-romana, come il dipinto del Presepio realizzato da Giovanni da Spoleto e Vincenzo Tamagni alla parrocchiale di Santa Maria Assunta di Arrone. Del Cesarei, anche il San Sebastiano e il Battista sui pilastri del presbiterio. Perino Cesarei nasce a Perugia nel 1530.
Pietro o Perino Cesarei nel 1577 entra nella corporazione dei pittori di Perugia nella quale fu nominato tre volte Camerlengo 1580 – 1588 – 1593. Del periodo giovanile si ricordano alcune opere a Spello 1573 e a Nocera Umbra; 1591 Salvator Mundi presso la lunetta del portale della chiesa di San Domenico a Spoleto; 1593 lavora presso l’ Oratorio della Resurrezione; al paese di Caso come detto, dipinge l’Incoronazione della Vergine, e nello stesso anno, alla chiesa di Scheggino una tela del rosario; a Spoleto tela per la Confraternita della Maddalena; a lui sono attribuiti alcuni dipinti a Cascia alla chiesa di Santa Caterina a Sambucheto di Ferentillo e alla Collegiata di Matterella tela dell’ Immacolata e affresco della Madonna del Rosario con Santi, nelle formelle, nel sott’arco i misteri: questo a Santa Maria di Ferentillo forse ultima opera realizzata e datato 1602, infatti il pittore morira’ a Spoleto nello stesso anno.

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