PostModernissimo: venerdì l’intitolazione della sala a Claudio Caligari

PERUGIA – Secondo Paulo Coelho ogni gesto di un essere umano è sacro e pregno di conseguenze. E sarà senz’altro così pensando a quello che sarà compiuto al PostModernissimo da Valerio Mastandrea, Alessandro Borghi, Luca Marinelli e Silvia D’Amico che saranno a Perugia venerdì 9 novembre per intitolare una delle sale del cinema a Claudio Caligari. E del resto un atto concreto seguito al “bel gesto”, c’è stato subito al botteghino: tutti i biglietti delle tre programmazioni del film “Non essere cattivo” sono andati esauriti nel giro di poche ore.

Tra l’altro gli ospiti incontreranno il pubblico dopo le proiezioni delle 16.15, delle 18.45 e delle 21.15 della pellicola ultima testimonianza dell’arte di Caligari.

 

Un’altra conseguenza sarà l’annuncio della futura costituzione dell’Associazione “Banda Caligari” che avrà il compito di coordinare e sostenere le iniziative in ricordo del regista e attività che  vogliono promuovere il cinema d’autore con l’obiettivo di valorizzare il suo lascito artistico-culturale.

Ancora: un’altra conseguenza del gesto che si compirà al PostModernissimo è che si preserverà la memoria di un nome, un po’ come avviene per quelli che connotano le vie che si attraversano, che porta in sé una storia e forse la curiosità, il desiderio e magari l’appagamento nell’apprendere che, quella storia, valeva la pena conoscerla.

IL FILM

 

Era l’8 settembre del 2015 quando uscì nelle sale “Non essere cattivo”, testamento artistico di Claudio Caligari. La Good Films ne distribuì una sessantina di copie in Italia e molti cinema tolsero il titolo dalla programmazione dopo appena una settimana, dati i non certo ottimali riscontri da parte del pubblico. Ambientato a Ostia a metà degli anni ’90, il film racconta la storia di un’amicizia, quella tra Cesare (interpretato da Marinelli) e Vittorio (ruolo affidato a Borghi). Due ventenni che vivono una realtà ai margini in cui cercano affermazione, tra locali notturni, droghe sintetiche e cocaina Per un po’ i due seguono lo stesso percorso, poi Vittorio prende le distanze da Cesare il quale invece resta irretito nel consumo di droga.

Quando dopo tre settimane Valerio Mastandrea mise piede per la prima volta al PostModernissimo e si accorse che il film era ancora in programmazione chiese il motivo ai gestori e la risposta lo spiazzò: “È un film così bello e importante che tutti dovrebbero vederlo, per cui abbiamo deciso continuare a programmarlo”. Da lì a qualche giorno arrivò la notizia che “Non essere cattivo” avrebbe rappresentato l’Italia ai Premi Oscar e iniziò il grande successo che l’ha reso un titolo di culto. Intanto il legame tra la sala perugina e l’attore romano si fece via via più solido, fino ad arrivare all’evento speciale di venerdì.

CLAUDIO CALIGARI

Classe 1948, ha esordito bel 1983 con Amore tossico. Il secondo film è arrivato quindici anni dopo, nel ’98, ed è stato L’odore della notte. Il terzo, Non essere cattivo, l’ha completato poco prima di arrendersi ad un male che si trascinava da tempo. Una figura anomala che aveva fatto della marginalità e dell’isolamento un punto di forza e di denuncia. Nell’ultima prova Caligari è stato capace di comporre un affresco delle giornate alla deriva di un gruppo di giovani vaganti sul litorale romano, tra rifiuto del lavoro, cedimento alle lusinghe della droga e spiragli verso un cambiamento. Un film aspro, duro e non riconciliato, con un finale sorprendente. Si è spento nel maggio del 2015 e la sua ultima fatica fu presentata fuori concorso alla 72ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia prima di arrivare nelle sale. Lì si guadagnò 5 nomination poi diventate 5 premi: Premio Francesco Pasinetti (SNGCI) per il Miglior film, Premio FEDIC, Premio Arca Cinemagiovani e Premio Schermi di Qualità andati e il Premio Francesco Pasinetti (SNGCI) a Luca Marinelli come Miglior attore.

Redazione Vivo Umbria: