Riceviamo e pubblichiamo questo ricordo che il giornalista e scrittore ternano Pierpaolo Marconi rivolge alla memoria di Enzo Santucci, politico, dirigente e amministratore pubblico scomparso nel dicembre dello scorso anno e che domani avrebbe compiuto 75 anni.
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Carissimo Enzo, ci manchi tantissimo
di Pier Paolo Marconi
Domani Enzo Santucci avrebbe compiuto 75 anni, mi piace ricordarlo come una persona, mia amica, politicamente generosa. Sono venuto a sapere della sua morte del tutto casualmente: dopo i risultati del secondo turno alle amministrative di giugno e la vittoria di Vittoria Ferdinandi a Perugia, ho subito chiamato il mio caro amico Enzo Santucci per congratularmi per il successo. E con molto dolore ho scoperto che Enzo era morto a dicembre a soli 74 anni. E’ stata una notizia terribile. Ero legato a d Enzo da una amicizia fraterna da più di 40 anni. Gia’ il senatore del Pd, Walter Verini ha ricordato magistralmente tutte le qualitò di Enzo come politico, manager e militante: “se ne va una persona perbene, ha scritto Verini, che per tutta la vita ha onorato quel cognome ereditato da un padre come Giacomo Santucci, figura straordinaria e specchiata della scuola, della politica e del governo locale”. “Lo ha onorato – ha aggiunto – in una lunga militanza politica nel Pci, nelle sue trasformazioni, fino al Pd. Lo ha onorato da dirigente di primo piano della Regione Umbria, da amministratore a Perugia. Capacità, rigore, passione: questo era Enzo. Per questo cinque anni fa, da Commissario del Pd umbro, gli chiesi il sacrificio di svolgere l’incarico di tesoriere regionale. Lui accettò, per spirito di militanza, in un momento particolarmente difficile. Abbiamo combattuto battaglie riformiste comuni fin dagli anni Ottanta, quando ci trovammo insieme e molto uniti, nel Pci-Pds, nell’area riformista di Napolitano, Lama, Macaluso, Cofferati e tanti altri. Lasci un vuoto vero, Enzo. Nella tua adorata famiglia che abbracciamo, nella politica umbra, nel Pd, nella tua amata Perugia”.
Anche io, molto più modestamente, vorrei ricordare Enzo per la nostra amicizia fraterna. Lo conobbi agli inizi del 1986, ero presidente della commissione ambiente del Comune di Terni e in questa veste presentammo il piano regionale per la smaltimento rifiuti. Lui era presidente della Gesenu di Perugia, Giacomo Porrazzini sindaco di Terni, mi fece conoscere il dott. Santucci. Da quel giorno passarono quasi dieci anni e dopo le elezioni del 1990, dove tutti fummo cacciati perché non più funzionali alla tangentopoli ternana che stava per scoppiare. Mi arrivò una telefonata era Enzo che mi cercava per propormi di far parte una comitato tecnico scientifico regionale che dovevamo valutare i progetti di smaltimento dei rifiuti tossici delle grandi industrie. Della Commissione facevano parte tutti tecnici di altissimo livello, io ero il meno titolato, c’erano tra gli altri: l’ing Cicchella, il giudice Sammarco, l’ing Francesco Ansuini, l’ing Sassaroli della Gesenu, Valentini ex sindaco di Perugia e tanti altri. Io non potrò mai dimenticare la gratificazione che mi dette questa chiamata e da quel giorno ho cercato di contra cambiare questa amicizia. Un’amicizia disinteressata fatta di reciproca stima. In questi quarant’anni ogni occasione era buona per sentirci e scambiarci riflessioni sulla politica ed incontrarci; ha sempre presenziato alla presentazione dei miei libri alla biblioteca comunale s.Matteo degli Armeni a Perugia. “Ho incontrato Chernobyl” e “Venti anni di televisione”, incontri organizzati dall’Arpa diretta da Walter Ganapini. Carissimo Enzo, ci manchi tantissimo.