Piermarino di Giacomo la Madonna delle "centum celle" pinxit

SANTA ANATOLIA DI NARCO – Immerso nel fitto bosco, tra piccole radure e spazi per trascorrere momenti di relax, a contatto diretto con la natura incontaminata, sorge poco distante dal paese di Grotti,  il  piccolo complesso della chiesa di Santa Maria delle Scentelle. Un luogo ameno, pieno di misticismo, luogo prescelto nell’antichita dagli eremiti, ecco la denominazione “centum celle”. Si trova sul crocevia per la Forca di Cerro, per discendere sulla via della Spina per Bazzano. Il complesso edificato nel tardo medioevo, si presenta, oggi rimaneggiato nella struttura  ma pieno di devozione da parte dei residenti di Grotti e zone limitrofe.
Complesso della chiesa della Madonna delle Scentelle
La chiesa, semplice, si presenta con la facciata a capanna, oculo, portale rettangolare e due finestrelle quadrate ai suoi lati. Il campaniletto a vela con una fornice. Lateralmente al lato e’ situato un piccolo stabile adibito a sacrestia, forse un tempo rifugio di un eremita.
La chiesa al suo interno presenta una copertura in travicelli e cotto.
Chiesa della Madonna delle Scentelle, affresco Madonna col Bambino attribuito a Piermarino di Giacomo XVI secolo
Sulla parete di fondo, un unico altare, con affresco raffigurante la Madonna col Bambino poppante del XVI secolo attribuito al discepolo dello Spagna Piermarino di Giacomo di Castel San Felice. Vale la pena, in questa occasione, parlare anche brevemente di questo artista, assai importante anche se in ombra al suo blasonato maestro. Piermarino, nelle sue opere pittoriche, per lo più nelle chiese della Valnerina, fu assai distinto e particolare. Un artista rinascimentale nato nel 1500 Castel San Felice ( piccolo castello lungo il Nera in prossimità dell’omonima  Abbazia. All’epoca dipendente da Vallo di Nera, oggi e’ compreso in quello di Santa Anatolia di Narco). I suoi genitori, gente semplice ma di profonda fede. Il padre era vinattiere. Fu uno dei più fedeli e assidui seguaci di Giovanni di Pietro detto Lo Spagna spoletino.
Ritratti di Piermarino di Giacomo e Giovanni Spagna 1533, Scheggino, affresco sull’abside
Piermarino ha prodotto interessanti affreschi i più importanti  presso la chiesa di San Nicola a Scheggino realizzati nel 1533 completando gli affreschi nell’abside con il suo autoritratto e dello Spagna nei personaggi dei pastori nel presepe. A lui si possono attribuire, per stile e analogie alcuni dipinti all’interno della chiesa abbaziale di San Pietro in Valle come la Santa Caterina D’ Alessandria. Il suo e’ un genere assai delicato che dimostra una perfezione che tende a smussare le spigolature dei drappeggi, marcando in modo assai difforme gli sfondi, mettendo in primo piano particolari che contraddistinguono i soggetti figurati. La sua produzione artistica non e’ sufficientemente documentata.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.