PIEGARO – “Risorsa straordinaria di competenze e capacità di cui il nostro paese non può più fare a meno”. Così sono stati definiti i volontari della protezione civile da Fausto Guzzetti (direttore generale della Protezione Civile – Dipartimento rischi), intervenuto domenica all’evento promosso dalla San Giorgio Valnestore o.d.v.
Per tutta la giornata del 22 maggio, nella sede di Riolo di Piegaro, è andato in scena il “Protezione civile Day”, manifestazione di sensibilizzazione e promozione delle attività svolte dal gruppo di volontari locali della protezione civile. Un evento a cui hanno preso parte i rappresentanti delle Amministrazioni comunali di Panicale e Piegaro, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, le altre Associazioni di Volontariato.
“Dal 2014 (anno di nascita della San Giorgio Valnestore) si è aperta una nuova partita – è stato osservato dagli amministratori comunali -: un percorso che ci ha fatto trovare pronti di fronte alle sfide inattese, come la gestione dell’emergenza Covid. Senza il coordinamento con il volontariato tutto sarebbe stato più difficile”.
Volontari Protezione Civile S. Giorgio Valnestore nasce nel 2014 nel territorio della valle del fiume Nestore, nello specifico nei territori comunali di Panicale, Piegaro, Paciano (che successivamente si distacca). Conta una sessantina di iscritti.
L’Associazione fornisce prestazioni volontarie dei propri iscritti in particolare nelle attività di controllo del territorio per la prevenzione di eventi calamitosi (frane, alluvioni, nevicate, esondazioni ecc…), supporto operativo nella gestione delle emergenze di protezione civile sotto diretto coordinamento del responsabile Comunale di Protezione Civile, collaborazione con la Polizia Municipale nei casi di emergenza. Inoltre fornisce supporto per emergenza COVID e raccolte umanitarie. Rientrano tra le sue mansioni anche l’avvistamento e il controllo antincendio boschivo nel territorio che va da Piegaro a Città della Pieve sotto la gestione della AFOR.
Nel corso della giornata di ieri i volontari della San Giorgio hanno effettuato dimostrazioni e illustrato come operano e quali sono i loro progetti.
Carico di commozione è stato poi il momento in cui si è proceduto a svelare la targa di intitolazione della sede operativa all’indimenticato Marco Filidio Papini, tra i fondatori della San Giorgio Valnestore, scomparso qualche anno fa.