PIEDILUCO – Arrivata alla conclusione mercoledì 26 agosto col suo ultimo appuntamento Mercoledì …a teatro sul lago, una singolare stagione teatrale che ha visto cinque appuntamenti alle 21 a cadenza bisettimanale ospitata dal Baraonda caffé di Elia Bonanni.
Una manifestazione che, nonostante le misure anti-Covid, ha goduto di un alto tasso di spettatori a coronamento di tre anni di rassegna, non nati sulla terra ferma, ma in mezzo al lago in battello. I quattro appuntamenti già tenutisi di questa manifestazione hanno avuto la possibilità di portare sulla scena di fronte allo spettatore già grandi nomi. Si è iniziato con Io sono Bacu e mio fratello Nuvolari, la storia dei due piloti legati da una fraterna amicizia Borzacchini e Nuvolari, e con Laika e la luna, la storia della cagnetta spedita dai sovietici al tempo della guerra fredda nello spazio. La stagione poi è continuata con due grandi artisti in Sergio Endrigo Parole e Musica e Charles Bukowsky style. A concludere l’evento e la trilogia di artisti iniziata da Endrigo e passata per Bukosky c’è un altro autore che riprenderà vita grazie all’interpretazione di Stefano de Majo in Rino Gaetano Vita Nonsense e Misteri.
“La piéce rivelerà – racconta Stefano de Majo – anche i tanti misteri che avvolgono la vita e soprattutto la morte del cantautore crotonese, nonché i tanti riferimenti a scandali, stragi, complotti e servizi segreti che sono celati dietro l’apparente nonsense delle sue canzoni. Sono stati inoltre inseriti nel testo teatrale oltre dieci richiami alle più belle canzoni di Rino Gaetano da cui estrapolerò incredibili richiami a fatti inerenti la politica italiana che solo anni dopo quelle canzoni vennero alla luce. Un Rino Gaetano che da giullaresco artista nonsense, superficiale e disimpegnato si rivelerà dunque il più profondo e impegnato dei cantautori italiani, capace ancora oggi, a quarant’anni dalla morte di parlarci, facendoci sorridere e distrarre con il suo stile scanzonato ma al contempo di farci riflettere, come in fondo deve fare sempre il teatro”. La vita e i misteri di un artista che come tanti piccoli diamanti brillano sotto un cielo stellato. Un cantautore che tra l’altro è legato al sud dell’Umbria, avendo frequentato le scuole medie a Narni, presso il collegio locale seminario dei frati, ove emerse la sua vena poetica avendo scritto già allora E l’uomo volo, un testo in cui già balenavano all’orizzonte come un’alba quei canoni e quei temi che svilupperà in seguito.
Come sempre la recitazione di Stefano de Majo sarà accompagnata dalla musica, legata all’autore e al suo tempo, a prendere in mano questa parte saranno in quest’ultimo appuntamento Gustavo Gasperini, violino, Fabrizio Longaroni, pianoforte, tromba e voce, e Tiziano Tetro, percussioni. Un ultimo grande appuntamento sul lago che saluta con la mano la fine dell’estate e una rassegna teatrale particolare e unica per quanto curata e ben riuscita, che ha saputo colorare e rendere indimenticabili le serate piedilucane.