PERUGIA – Oggi, martedì 19 maggio alle ore 16,30, Perugino e Raffaello: lo Sposalizio della Verginein conferenza Streaming di Maria Rita Silvestrelli, nell’ambito delle iniziative dell’Università per Stranieri di Perugia.
Ecco di cosa tratterà questa interessantissima “lezione” di storia dell’arte.
Tutto comincia con un anello…
Accompagnato da un’insolita nebbia, il 29 luglio del 1473 giunge a Perugia frate Winterio di Magonza, recando con sé l’Anello sponsale della Vergine Maria, sottratto alla città di Chiusi e destinato all’Augusta Perusia dei Baglioni.
La venerata reliquia verrà collocata in Duomo, nella cappella di San Giuseppe, e Pietro Perugino eseguirà la tavola d’altare con lo Sposalizio della Vergine, dove reinventa lo schema della Consegna delle chiavi della cappella Sistina: un tempio ottagono, simbolo della chiesa tutta, rialzato da gradoni, sulla piazza animata da pretendenti delusi, soldati e viandanti. Sarà questo il modello che il giovane Raffaello seguirà quando Filippo Albizzini gli commissiona un altro Sposalizio della Vergine, per la cappella di San Giuseppe, nella chiesa di San Francesco a Città di Castello. L’arte del Maestro ventunenne subito si innalza, e con quella data – MCCCCCIIII – segna la svolta felice dei suoi percorsi futuri.
Confrontare i due dipinti è esercizio antico, iniziato già da Vasari; sin da allora il Perugino costantemente perde, pur se resta suo il potente schema architettonico del dipinto.