PERUGIA – Tempo di bilanci all’interno dell’organizzazione di Perugia1416. A tracciarli, in una nota stampa che vi proponiamo integralmente, sono Teresa Severini, presidente dell’Associazione Perugia1416 Aps organizzatrice della manifestazione, e il direttore artistico Stefano Venarucci.
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“Abbiamo smaltito i postumi della Pandemia – afferma Severini – che comunque avevamo affrontato in pieno spirito di resilienza e affermo con certezza che questa edizione ha segnato non solo la ripartenza, ma soprattutto il consolidamento di Perugia1416. Visibile a tutti la crescita esponenziale in ogni aspetto: i cortei sono stati eccellenti, frutto di approfondimenti, elaborazione, creatività ancor più puntuali, fruttando i complimenti della giuria di esperti che li ha valutati. Importante anche la presenza delle delegazioni ospiti da quella di Montone (Donazione della Santa Spina), a quelle di Gualdo Tadino (Giochi delle Porte), Camerino (Corsa alla Spada e Palio – Soavi Allegrezze dei Da Varano – Aspidum Sagittas), Senigallia (Il Solenne Ingresso), Visso (Torneo delle Guaite) e Todi (La Disfida di San Fortunato – Arcus Tuder): tanta partecipazione conferma il senso della condivisione e della fratellanza. Potrebbero sembrare sentimenti minori, questi, e invece solo all’interno si può respirare quel legame intenso: avrete notato l’omaggio tributato a Camerino e Visso, di nuovo in pista dopo il terremoto e la recente alluvione, o Senigallia, che è ormai assidua frequentatrice di Perugia1416; e ancora la coesione con Montone, Gualdo, Todi. In alcuni dei cortei rionali ci sono stati grandi esempi di condivisione e inclusione, offrendo a chi è più fragile la possibilità di sentirsi protagonisti di questa manifestazione come tutti gli altri rionali. E tantissimi bambini! La cosa più bella? la totale armonia e fattività: i carri, le scenografie, gli abiti, molti dei quali realizzati nelle sartorie rionali e ogni anno più appropriati. Avevo visitato la sartoria di San Pietro, ad esempio, con diverse generazioni presenti al lavoro: il clima che vi si respirava era entusiasmante; così come gli incontri di danza della Compagnia Medievale de Peroscia, avviata da Porta Sole e aperta a tutti gli altri Rioni, o il ritrovarsi da tutti i Rioni, a Palio finito, alla taverna Eburnea. E nelle taverne, : quanti sacrifici, qualche tensione ma anche risate e l’emozione di lavorare tutti per una causa. Io mi sento soddisfatta del durante e del dopo, e sono felice che tanto fare sia stato premiato dalla grandissima affluenza di pubblico durante il Corteo. Ci siamo riempiti gli occhi nel vedere il Corso affollatissimo e le scale del Duomo, eccellente tribuna, gremita al massimo”.
“Sono ampiamente soddisfatto dell’esito finale – ha commentato anche il direttore artistico Stefano Venarucci – è stata un’edizione spettacolare e partecipata. Finalmente siamo riusciti a trovare la strada giusta per stimolare i rionali alla creatività, alla partecipazione e allo studio. Al netto delle polemiche sterili di questi giorni, il popolo di Perugia1416 ha risposto alla grande e corso e piazza erano stracolmi. Qualità anche negli artisti ospiti. Abbiamo organizzato varie iniziative, fatto conferenze e abbiamo avuto un distretto degli artigiani di alto valore di ricerca. Per quanto concerne le altre attività, a partire da quelle culturali, tra conferenza di apertura, visite culturali alla mostra sul Perugino, a Civitas Perusina e presentazione di libri, Severini ha sottolineato l’articolazione del programma con il “mercato librario, con la sua offerta ricchissima di volumi, anche per bambini, e i lavori dalle scuole dell’infanzia Santucci e Liceo Artistico Bernardino di Betto, per non parlare di quei prodigi in miniatura opera dei Modellisti Perugini, che fanno venir voglia di metterci tutti a quel minuzioso lavoro. E la felice ripresa di Perugia Folgora, nella sala del Caminetto alla Rocca Paolina, che dovrebbe essere tappa di ogni visita alla Rocca. Avvincente la Contrada dei mestieri, in via Bonazzi, via che si presterebbe sempre ad una vita intensa non solo di quartiere. Artigiani dimostratori che mostravano la propria attività con dovizia di particolari, così come la Compagnia dei Grifoncelli sotto le Logge di Braccio, in una ricostruzione fedele della vita d’accampamento medievale. Mi è piaciuto vedere tanti bambini giocare in piazza al torneo cavalleresco del TFU o fare cerchio intorno agli artisti di strada. Tante iniziative per tutti i gusti, ed è questa la variegata corolla ai Giochi e al Gran Corteo. Sempre con un occhio al Meteo come per la festa campestre a San Matteo degli Armeni, andata bene nonostante la pioggia di poco prima, e il sole splendente di domenica”.
Un programma corposo presentato con una grafica nuova. “E’ piaciuta tantissimo – ha proseguito Teresa nel comunicato stampa – e denota un percorso che non rinnega affatto le precedenti, a mio avviso ancora belle e suggestive, ma abbiamo fatto una scelta che denota freschezza e volontà d’innovazione, lo sguardo in avanti. Dai ventagli, utilissimi nel caldo di domenica, alle locandine, ai segnalibro. Tutto è piaciuto e accolto con entusiasmo dai tantissimi turisti”.
Alcune vetrine d’eccellenza – si legge nella nota – pur nella coincidenza con gli Internazionali di tennis, hanno reso omaggio a Perugia1416: da quella di Sandri, con la ricostruzione delle cinque porte, a quella della Fondazione Perugia, dove Braccio Fortebracci di Massimiliano Mamo Donnari si è fatto ammirare dai passanti in una versione di mirabile leggerezza.
L’attività dell’Associazione Perugia1416 ovviamente non si ferma qui. La prima dama del Rione vincitore, l’eburnea Francesca Galassi, insieme ad una delegazione di Perugia1416, rappresenterà la nostra manifestazione nel Corteo Storico in omaggio a Federico Cesi, il Principe dei Lincei, in programma sabato prossimo alle ore 21,30 ad Acquasparta, nell’ambito della Festa del Rinascimento. L’iniziativa è patrocinata da Aurs, l’Associazione Umbra Rievocazioni Storiche. E ancora, a breve, visite in case protette, conferenze, un grande convegno in autunno, oltre al tradizionale concorso dei Cortometraggi, per elencarne alcune. “Perugia1416 non si ferma: il fare si autoalimenta e di idee ce ne sono tantissime, anche per i bambini. Come mi disse un giorno lo storico Franco Cardini – ha concluso Teresa Severini – ‘il medievismo, ovvero lo studio del Medioevo, è necessario, scientifico, fondamentale; il medievalismo è sogno‘… e di sognare abbiamo tanto bisogno”. Appuntamento con la nona edizione di Perugia1416 dal 13 al 16 giugno 2024.