La parola “comunità” è molto spesso, in questi ultimi tempi, un po’ sulla bocca di tutti. “Fare comunità” sembra essere la chiave di accesso ideale per affrontare le sfide che le città si trovano davanti. Ma andrebbe pensata e intesa non con quel senso di appartenenza che viene calato dall’alto, molto spesso con eventi creati dal nulla e non certamente illuminati e illuminanti, ma con quello che nasce da dinamiche naturali di convivenza e soprattutto dal basso.
Sono due gli esempi virtuosi che si possono prendere come casi e che di recente, nel mese di giugno, hanno dato prova del percorso effettuato fin qui. In via della Viola è andato in scena per la sesta edizione Alchemika, festival del teatro di strada e cirque nouveau che con artisti di fama internazionale, estemporanee di pittura, mostra-mercato di prodotti artigianali e tanto divertimento ha nuovamente fatto centro. C’è poi la zona di Parco Sant’Angelo e Corso Garibaldi: qui le “T.Urb.Azioni – Azioni urbane con il turbo” stanno rigenerando un quartiere storico di Perugia e facendo tornare a vivere il cuore verde della città. Il progetto ha creato una comunità di riferimento con l’obiettivo della riqualificazione urbana.
Andando ancora a scavare, e sempre in questo recente mese di giugno perugino, caldo anche dal punto di vista della partecipazione, si può registrare per la verità anche un terzo esempio di buone pratiche cittadine ed è quello messo in atto nel quartiere di Elce grazie all’Associazione Elce Viva che ha organizzato il 24 giugno un incontro pubblico sul tema “Come viviamo il luoghi del quartiere: piazze, strade e mobilità pedonale” ha avuto come scopo quello di raccogliere osservazioni, sollecitazioni, esigenze, indicazioni che possano fornire elementi di dibattito e proposta nei confronti sia dell’amministrazione comunale che dei soggetti protagonisti a vario titolo della vita di questo quartiere. Una zona di Perugia che ha subito trasformazioni profonde e che necessita dunque di scelte da un lato urgenti ma anche progettuali tali da poter garantire una adeguata qualità della vita.
Tornando a via della Viola, quartiere trasformato in una via dell’arte dove ormai da qualche anno prevale la socialità, la condivisione, la creatività e la bellezza, la sua rinascita passa anche per un festival simbolo come Alchemika. Teatro di strada, arte circense, musica (da segnalare il concerto di un motivatissimo Giorgio Conte) e poesia hanno riacceso anche quest’anno nuove alchimie tra le persone nelle strade e nei vicoli della città. Dal 28 al 30 giugno scorsi si è tenuto questo straordinario appuntamento, ormai di rilevanza internazionale. Il quartiere di via della Viola infatti, sempre più lanciato verso la riqualificazione grazie all’apertura di nuovi spazi legati all’arte e all’associazionismo in particolare con la realtà di “Fiorivano le viole”, ha di recente ‘fatto felice’ anche David Byrne: la rinascita è inserita anche nella mappa mondiale dei «motivi per essere allegri», iniziativa del leader dei Talking Heads.
Con l’evento ‘Re Take Parco Sant’Angelo’, il 29 giugno scorso, è stata poi lanciata la campagna di civic crowdfunding per reperire le risorse economiche necessarie alla realizzazione del progetto di rigenerazione dell’area verde adiacente a corso Garibaldi con l’individuazione di 5 aree di intervento per il parco del futuro. Sabato 29 giugno si è svolto con grande partecipazione l’evento – una giornata ricca di appuntamenti, dibattiti, street food, concerti – a conclusione della prima tappa del progetto di riqualificazione del principale parco cittadino che riaprirà poi definitivamente ad aprile 2020 grazie ad un patto di collaborazione firmato con il Comune di Perugia. Prosegue quindi a gonfie vele il progetto ‘T.Urb.Azioni’ per Parco Sant’Angelo e Corso Garibaldi, promosso dall’associazione di promozione sociale Ya Basta! Perugia e finanziato dalla Regione Umbria tramite Avviso pubblico per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale con fondi anche del Ministero dello sviluppo economico. Si continua così ad animare e coinvolgere una comunità (cittadini, studenti, attività commerciali, associazioni) per renderla protagonista attiva dei processi decisionali, lavorare sulla gestione dei beni comuni e la loro riappropriazione da parte della stessa società. La campagna di civic crowdfunding (attiva sul sito www.produzionidalbasso.com) durerà 4 mesi con l’obiettivo da raggiungere di 10 mila euro per la realizzazione di un chiosco-bar, una zona relax multifunzionale e area bimbi, percorsi didattici, galleria a cielo aperto e un’area cani.