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Perugia si tinge di giallo e si copre di mistero: nasce Alibi Festival

PERUGIA – Un genere letterario, una fotografia crudele, un filone cinematografico, un dossieraggio quotidiano delle realtà che viviamo più o meno direttamente , un indagare sociologico per scoperchiare l’anima nera che si nasconde dentro di noi, ma anche una discutibile, sia nei toni che nei termini con cui viene spesso condotta, denuncia sociale di ciò che non va nella nostra esistenza fatta di inquietudini, miserie, menzogne, violenza. Tant’è, il colore dominante è senza dubbio il giallo ma davvero potenziato dalle tante tinte e sfumature che lo compongono.
Fatto sta che il “giallo” va sempre più di moda e si è fatto sempre più diffuso grazie alla spinta dei nuovi media con trasmissioni a ripetizione sui fatti più scabrosi che riempiono la cronaca quotidiana e approfondimenti su eventi che non hanno tempo e che periodicamente tornano alla ribalta appena nel mare del crime c’è un po’ di bonaccia.
Per tutti questi motivi fa notizia l’annuncio che proprio Perugia terrà a battesimo la prima edizione di Alibi Festival venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 marzo all’auditorium di San Francesco al Prato.
Si tratta di una rassegna interamente dedicata al mondo del giallo, del mistero e della narrativa di inchiesta, organizzato da Mea Concerti e Associazione Umbra della Canzone e della Musica d’Autore (Aucma) in collaborazione con Rai Umbria e con il sostegno della Regione Umbria e del Comune di Perugia.
Fra gli ospiti attesi: Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo; il sacerdote antimafia don Antonio Coluccia; il giornalista Klaus Davi; Tom Thurman che presenterà in anteprima europea il suo documentario Dark Frames dedicato al noir classico americano; l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano; il Premio Strega 2016 Edoardo Albinati con il suo ultimo libro I figli dell’istante e il celebre autore di podcast Pablo Trincia. Gli appuntamenti della tre giorni saranno tutti a ingresso gratuito, tranne quello con Pablo Trincia (prevendite aperte ieri, su Ticketitalia).
Ne parliamo con l’ideatrice del progetto, Lucia Fiumi.

Lucia Fiumi

– Fiumi, com’è nato questo Festival?
Da un’idea che mi è balzata in mente qualche tempo fa, in pratica un po’ in contemporanea a quando abbiamo preso in gestione San Francesco al Prato. L’idea era di creare un contenitore originale che fosse nostro, quindi targato Mea Concerti e anche Associazione Umbra della canzone d’autore, e che portasse a Perugia una nuova iniziativa culturale. Non ce n’erano delle altre, sappiamo che la città è ricca di eventi l’estate, sappiamo che in autunno c’è Eurochocolate, la primavera è, dunque, un periodo ideale per creare un nuovo contenitore culturale. Chiaramente uno dei primi obiettivi era ed è quello di valorizzare San Francesco al Prato, la sua importanza, la sua centralità all’interno della città e il suo patrimonio culturale, architettonico; ciò ha comportato l’intenzione di portare un evento che si occupasse di vari generi. Infatti Alibi, il nuovo festival, spazia tra letteratura, cinema, serie tv, podcast. Quest’ultimi sono ascoltatissimi, un nuovo genere di comunicazione molto utilizzato dai giovani. Il primo mio desiderio, dunque, è stato quello di arricchire l’offerta culturale sia di Perugia che a livello regionale.
– Perché proprio il giallo?
Intanto perché è un genere che amo moltissimo e che oggi trovo che sia uno dei più amati anche dal pubblico. Lo vediamo anche dai risultati sicuramente importanti che hanno avuto negli ultimi anni alcune serie tv: penso immediatamente a Montalbano e al legame che personalmente mi lega a questa serie, ad Alberto Sironi (marito di Lucia Fiumi ndr). E forse, sotto sotto, può essere anche un omaggio proprio ad Alberto. Sicuramente è uno dei generi più amati anche dai giovani e questo è molto importante: coinvolgerli, farli avvicinare anche alla letteratura attraverso il giallo. Quindi è un tema che mi attraeva moltissimo e che credo porti un pubblico differenziato e anche molto ampio. L’unione di vari generi, questa è un’altra cosa che mi interessava: incrociarli, come d’altro canto lo sono di fatto, dalle fiction che fanno riferimento ai romanzi di Maurizio De Giovanni e tanti altri, mi viene in mente il Barlume o anche l’ultima serie di Lolita Lobosco, o Imma Tataranni.
– Chi parteciperà?
Il festival vedrà la presenza di di scrittori, registi, attori, critici. L’idea è anche quella di spaziare, andare oltre i confini italiani e già da subito portiamo uno dei più grandi documentaristi che presenta in prima europea un suo prodotto sul noir americano degli anni 50.
– C’è anche Luciano Garofano, volto notissimo televisivo…
Un’altra cosa che mi attraeva molto era quella di coinvolgere il pubblico in un format esperienziale che poi sarà quello di Luciano Garofano, ex generale del Ris di Parma, che appunto coinvolgerà il pubblico in un panel molto dinamico, immersivo.
– La presenza di Rai Umbria?
Una collaborazione che è nata ormai da tempo per quanto riguarda l’associazione della canzone d’autore, perché Rai Umbria collabora sul festival Suoni Controvento già dallo scorso anno con dei panel interessantissimi, tematici. E’ nata anche da lì l’idea, perché condivisa anche dal direttore di Rai Umbria, Giovanni Parapini, dopo un incontro che abbiamo avuto e quindi un’importantissima, decisiva collaborazione, molto prestigiosa per noi, per l’auditorium, fondamentale per dare grossa risonanza all’evento anche perché è riuscita a coinvolgere la direzione nazionale Rai Cinema e Serie TV. Quindi una collaborazione e presenza importante quella della Rai e quindi speriamo che vada tutto al meglio e noi ci aspettiamo un grande interesse anche da parte del pubblico.

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