PERUGIA – La Capitale Verde d’Europa 2019 è Oslo. Per il 2020 il titolo è assegnato a Lisbona. Nel 2021 è candidata Cagliari, ma gli esiti si sapranno a giugno. E nel 2022? Cosa manca alla città di Perugia?
Poco, forse nulla. Il Premio Capitale Verde Europea è stato istituito nel 2008 come riconoscimento alle città di almeno 100mila abitanti, che hanno dimostrato interesse concreto per il miglioramento dell’ambiente. Perugia ha davvero tutte le carte in regola. Una possibilità interessante che ha spinto la giunta comunale il 6 febbraio ad approvare la candidatura. A volte, passeggiando per le vie, anche quelle più centrali, le piante, gli alberi e la vegetazione in genere sembrano esplodere e desiderare di prendersi degnamente il loro spazio. Sono numerosi i
piccoli parchi, i giardini privati e pubblici. Inoltre il Comune di Perugia si è molto impegnato sui temi della sostenibilità e della gestione dei rifiuti, argomenti su cui ha posto molto l’accento il vicesindaco Urbano Barelli giovedì 7 marzo durante la conferenza stampa di presentazione al Barton Park.
Ha fatto un excursus sulle azioni volte alla valorizzazione e riqualificazione delle aree verdi, ritornando
a quando si cominciò a lavorare su vari progetti, partendo dal censimento dei parchi cittadini. Perugia smart city, inoltre, è un progetto ideato per rendere la città più intelligente e sostenibile, con l’obiettivo di creare qualità urbana, avvalendosi delle nuove tecnologie. L’intera Green Community cittadina è stata coinvolta per il raggiungimento degli obiettivi ed il prossimo incontro, prima dell’ufficializzazione prevista il 5 giugno in occasione della “Giornata mondiale dell’ambiente” sarà il 12 marzo alle 17. E’ in itinere anche il progetto Futuro nel verde che vede le associazioni, le scuole, le aziende e le università, oltre che le istituzioni, protagoniste della cura delle zone verdi più importanti della città. Ad illustrare i dati tecnici è stato il dirigente Vincenzo Piro, elencando, nello specifico, dodici indicatori: mitigazione ed adattamento al cambiamento climatico, mobilità urbana sostenibile, uso sostenibile del suolo, natura e biodiversità, qualità dell’aria, rumore, rifiuti, acqua, sviluppo verde ed eco-innovazione, rendimento energetico, governance ambientale. A tutti questi punti si va ad aggiungere il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile. Stefania Papa, referente dello Sviluppo Economico, ha spiegato la tempistica della candidatura che avverrà appena sarà pubblicato il bando tra fine maggio e inizio giugno; per arrivare al 2020 in cui gli esperti europei valuteranno i progetti di tutte le città candidate. Per ultimo ha preso la parola il sindaco Andrea Romizi che ha parlato ampiamente di ambiente e innovazione come due corsie parallele su cui muovere i passi. Imprenditori, associazioni e cittadini stessi, secondo il sindaco, devono fare la propria parte per raggiungere, con dati qualitativamente tangibili, gli obiettivi legati a bellezza e sostenibilità. Si è parlato di metro bus, che avrà il suo capolinea a Fontivegge, per diminuire esponenzialmente l’utilizzo di mezzi privati, e si è fatto anche riferimento all’uso di moderne tecnologie elettriche. Nei temi di discussione anche la banda larga, la riqualificazione di tutti i punti luce e il risparmio energetico. Insomma, attendiamo di vedere i risultati, contribuiamo – anche solo per senso civico- a rendere sempre più bella e vivibile la nostra città e incrociamo le dita godendoci gli spazi verdi.