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Perugia: il coraggio di “non stare zitti” prende voce all’auditorium di Piscille

PERUGIA – Nessuno nasce bullo, i bulli sono le prime vittime di qualcun altro. E’ solo uno dei tanti aspetti emersi nel corso dell’incontro “Non stiamo zitti”, organizzato dall’IIS Cavour Marconi Pascal, in occasione della quarta Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Numerosi gli studenti che hanno preso parte nell’auditorium di Piscille all’iniziativa, che sin dai primi interventi ha messo in luce le molte facce del bullismo e i vari aspetti psicologici, sociali ed emotivi che entrano in gioco. Il bullismo è un insieme di comportamenti offensivi e prepotenti, messi in atto da uno o più ragazzi, maschi o femmine, che prendono di mira una vittima precisa.
Il bullo per affermarsi ha bisogno di un gruppo perché è un ‘vile’– ha detto la dirigente scolastica dell’Istituto, Maria Rita Marconi -.  Questo momento è una buona occasione per riflettere e intervenire su questo fenomeno. Bisogna favorire valori buoni e di civiltà, tenendo presente che le persone forti non sono quelle che usano la forza”.
Sulla stessa linea Massimo Pici, presidente dell’associazione Libertas Margot, ha sottolineato la debolezza di chi cede alla violenza. “Per il bullo è fondamentale avere il sostegno del gruppo – ha ribadito Pici -. Se questo non accade bastano cinque secondi per ‘smontare’ un bullo. Sono gli spettatori che fanno la differenza, perché possono scegliere se schierarsi dalla parte della vittima o dall’altra. Chiedere aiuto o segnalare delle situazioni scorrette è il più grande gesto di coraggio che possiamo fare. Anche per questo in alcune scuole, insieme agli insegnati, abbiamo pensato di mettere delle ‘Bullibox’, ovvero una speciale urna in cui tutti gli studenti possono imbucare, anche in forma anonima, segnalazioni di episodi o azioni di bullismo e cyberbullismo”. 
L’incontro, coordinato dalla psichiatra Stefania Cerino, ha visto poi l’intervento dello psicologo Daniele Gregorio, che si è soffermato sul significato del bullismo, sui fattori che aumentano la possibilità di comportarsi da bullo e sul fatto che tutte le parti coinvolte necessitano di un supporto.
Significativa e coinvolgente la presentazione, da parte della professoressa Annalisa Federici, del video realizzato da alcuni studenti per raccontare i propri pensieri sul bullismo. La stessa insegnante ha poi illustrato il progetto di valore sociale “Sbullonati per Telethon”, che ha coinvolto ben 115 allievi dell’Istituto. Federici ha sottolineato come la mission della scuola sia quella di sviluppare nei giovani una cittadinanza attiva e portarli ad essere moltiplicatori di situazioni positive. A evidenziare l’importanza di stare bene con se stessi per avere buone relazioni con gli altri è stata la professoressa Antonella Piccotti. L’insegnante, tra le promotrici della giornata, ha poi parlato dello ‘sport contro il bullismo’, concludendo il suo intervento con la frase “se i bulli sono ragazzi infelici, crescere classi di ragazzi felici sconfigge il bullismo sul nascere”. In conclusione Francesca Cirulli, neurobiologa dell’Istituto superiore di Sanità di Roma, ha rilevato quanto sia fondamentale essere ‘sintonizzati’, soffermandosi sulla relazione tra uomo e animale in età critiche per prevenire e contrastare il bullismo.

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