Perugia e l'allarme edicole che chiudono: ordine del giorno in Consiglio comunale

PERUGIA  –   Prima una lenta agonia, ora un vera e propria morìa. Edicole di giornali che soprattutto nel capoluogo di regione chiudono con una tale frequenza al punto da non fare più notizia.  Non è certo, però, un bel segnale. La crisi dei quotidiani e della stampa in generale è nota, ma di sicuro la chiusura di questi punti vendita vitali per l’informazione e la crescita consapevole dell’opinione pubblica, rappresenta un segnale preoccupante. Da qui  un ordine del giorno  in Consiglio comunale firmato da Sarah Bistocchi, Giuliano Giubilei, Fabrizio Croce, Erika Borghesi, Lucia Maddoli, Nicola Paciotti, Elena Ranfa e Francesco Zuccherini, consiglieri dei Gruppi Partito Democratico, Idee Persone Perugia e Reta Civica Giubilei, che sottopongono questa problematica al presidente del Consiglio comunale e, di conseguenza, all’intero consesso istituzionale e alla città stessa.
 

Proponiamo ai lettori di Vivo Umbria il testo integrale dell’ordine del giorno che porta un titolo estremamente significativo: Rigenerazione e rilancio delle edicole.
VALUTATO CHE
 

  • Nel corso degli ultimi decenni in Italia, senza eccezioni per la città di Perugia, si è assistito alla chiusura di circa un’edicola su quattro: recessione, scelte non idonee per i prodotti editoriali e crisi dell’informazione tradizionale hanno colpito duramente anche la rete di rivendita della carta stampata;
  • Siamo stati spettatori, quasi inermi, della scomparsa delle edicole come ulteriore segno negativo dei nostri tempi: capitoli di storia cittadina, luoghi di incontro, di discussione e di abitudini consolidate perduti, come spesso si è perso quel modo di essere cittadini;

 
CONSIDERATO CHE
 

  • In una realtà sociale dove una parte ampia della popolazione non accede al web, il “servizio di vicinato” offerto dalle edicole risulta essere essenziale, offrendo la possibilità di circoscrivere e, in un certo senso, di colmare la distanza esistente tra chi vive super-connesso e chi non usufruisce delle possibilità offerte dalla rete;
  • Il rischio, non meno rilevante, è anche quello di una grave perdita per la pluralità dell’informazione e per la promozione culturale garantiti da giornali e riviste, che offrono un “secondo tempo” di approfondimento di qualità non ancora eguagliato dall’informazione di rapido consumo disponibile on line;

 
ATTESO CHE
 

  • In tema di diffusione della stampa quotidiana e periodica, il Comune di Perugia fa riferimento alla legge regionale che a sua volta recepisce le prescrizioni contenute in apposito decreto legislativo, il quale fissa, tra le altre previsioni, una distinzione tra punti vendita esclusivi e non esclusivi, ed elenca in modo dettagliato i casi in cui si possa effettuare una trasformazione da punto vendita esclusivo (vendita generale di giornali e periodici) a non esclusivo (esercizi che, in aggiunta ad altre merci, sono autorizzati alla vendita di quotidiani e periodici);
  • Vanno senza dubbio sottolineate la necessità e l’opportunità offerte da rivendite non esclusive, forse più competitive sul mercato, ma pur sempre tenendo in debita considerazione le attività già presenti sul territorio e attuando politiche che ne tutelino l’efficienza e la redditività;

 
PRESO ATTO CHE
 

  • Nel corso della precedente legislatura, l’Assemblea Legislativa della Regione Umbria ha approvato una proposta di Ordine del Giorno avente ad oggetto “Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale – adozione di interventi, da parte della giunta regionale, al fine di promuovere la riqualificazione delle edicole”, con cui la Regione Umbria si impegna a promuovere una riqualificazione delle edicole nel loro ruolo e nella loro funzione tradizionale di punti di distribuzione e vendita di quotidiani e periodici, e al contempo a consentire un loro ammodernamento e trasformazione in hub multiservizi attraverso idonee misure all’interno di bandi per il sostegno all’imprenditoria e di azioni di innovazione tecnologica relative ai servizi di competenza degli enti locali;
  • Nella nostra città registriamo esempi virtuosi di riqualificazione e rilancio dei luoghi di rivendita della stampa quotidiana e periodica insieme a materiale editoriale, come nel caso di Edicola 518, che, con iniziative culturali anche di respiro internazionale e con un impegno quotidiano, sta lavorando ad un difficile ma possibile rilancio del settore;

 
RILEVATO CHE
 

  • Il Comune di Milano sta portando avanti numerosi progetti per le edicole, che potranno cambiare pelle trasformandosi anche infopoint con tanto di wi-fi e sportelli per l’accesso ai servizi dei vari enti amministrativi. Il Comune ha infatti varato delle linee guida per il sostegno delle rivendite di giornali, in considerazione anche del fatto che negli ultimi cinque anni sono stati in 368 a chiudere i battenti, circa un 30% del totale. Il primo passo, per l’appunto, per trasformare le edicole in punti informativi sugli eventi in città, sui servizi offerti dal Comune stesso, come ad esempio i certificati anagrafici, e a prescindere per farli tornare ad essere punto di riferimento dei quartieri e di chi li vive, ma con degli strumenti in più, come ad esempio la rete wi-fi e gli impianti pubblicitari;

 
EVIDENZIATO CHE
 

  • Le recentissime chiusure dell’edicola in piazza Matteotti e di quella a Porta Pesa ci riconducono all’ennesima discussione sul futuro del centro storico di Perugia, e sulle tantissime chiusure che lo stanno costellando; nonché ovviamente sul futuro delle edicole stesse, l’ultimo anello di un intero sistema fortemente in affanno. Presidi territoriali, nuclei familiari, voci di democrazia, punti di riferimento per habitués ed avventori, il cui numero ultimamente si è ridotto in maniera tanto graduale quanto drastica: a dicembre in Umbria sono state 8 le edicole ad aver chiuso, e negli ultimi sei anni un centinaio i punti vendita che hanno abbassato la saracinesca;

 

  • I proprietari delle edicole site nel Comune di Perugia sono tenuti a pagare ben due tasse diverse, in particolare la TOSAP (Tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche) e la COSAP (Canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), risultando ad oggi uno dei territori in cui la tassazione prevista è più elevata, in quanto, a differenza di altri, il Comune di Perugia non prevede alcun tipo di esenzione e/o agevolazione;

 

  • E’ opportuno non ignorare e anzi raccogliere e rilanciare la proposta avanzata qualche giorno fa da una testata giornalistica locale al sindaco Romizi e alle istituzioni umbre: una politica seria e strutturata di sgravi fiscali a vantaggio delle edicole, una serie di sconti sulla tassa di occupazione di suolo pubblico, come già accade in tanti altri Comuni italiani, a cominciare da quello di Firenze, per dare un po’ di ossigeno ad attività economiche che di economico portano il nome, ma che hanno con sé invece sociale e culturale;

 

  • I costi fissi sempre più pesanti per le edicole sono una delle voci che pesa di più sul bilancio delle stesse, e mettere in campo azioni concrete per ridurne o perfino abbatterne il carico, attraverso la riduzione o l’azzeramento di TOSAP e COSAP, sarebbe un segnale importante, soprattutto da parte del capoluogo di regione;

TUTTO CIO’ PREMESSO E CONSIDERATO, SI IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA
 
 

  • ad effettuare una ricognizione delle edicole attualmente dismesse per elaborare ipotesi di riapertura e/o riconversione delle stesse, al fine di non perdere, ma anzi conservare e valorizzare, la funzione di punto di aggregazione sociale e di cultura diffusa;

 

  • a valutare nuove ipotesi normative, anche alla luce dell’Ordine del Giorno approvato dall’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, affinché sia le edicole attualmente in esercizio che le nuove aperture possano presentare un’offerta commerciale adeguata ai tempi e concorrenziale, anche e soprattutto attraverso la valorizzazione della dimensione sociale e culturale;

 

  • a deliberare in materia, sul modello del Comune di Milano, dando la possibilità di sportelli per l’accesso a servizi offerti da istituzioni e aziende pubbliche (certificati, anagrafe, asl), infopoint per turisti e studenti, collegamento wi-fi pubblico e gratuito ad alta velocità;

 

  • a deliberare in materia, sul modello del Comune di Firenze, prevedendo una serie di sgravi fiscali, esenzioni e/o agevolazioni su TOSAP e COSAP per i proprietari e/o gestori delle edicole ubicate nel Comune di Perugia.

                                                                            

Redazione Vivo Umbria: