Perugia e il caso Monteluce: imprese e lavoratori allo stremo

PERUGIA – Il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico) annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Giunta “per comprendere come intende finalmente far pagare al Fondo Monteluce il dovuto alle imprese e alle maestranze”. Per Fora “ora basta, si deve far chiarezza sulla situazione e servono subito le risposte perché lavoratori, imprese e commercianti non possono più essere lasciati soli. Sulla vicenda Monteluce – ricorda Fora – sono già intervenuto più volte in questi mesi con interrogazioni, dichiarazioni di voto e interventi pubblici. L’ultimo intervento è stato lo scorso 10 luglio  all’indomani dell’appello pubblico del ‘Consorzio Monteluce Scarl’ alla Regione con il quale il consorzio chiedeva legittimamente risposte, soluzioni ai 3 milioni di euro di crediti vantati e proponeva anche modalità per risolvere il problema. Apprendiamo oggi dai quotidiani che il Consorzio a quella missiva non ha ricevuto alcuna risposta dalla Regione. Non si può tollerare che nonostante le gravi difficoltà arrecate a imprese e oltre 200 lavoratori non ci si prenda neanche la briga di spendere 10 minuti del proprio tempo per rispondere a chi chiede la tutela legittima dei propri interessi”.
“Il Presidente del Consorzio inoltre – continua Fora –  fa emergere anche un dato finora rimasto sottotraccia: la Regione ormai 3 anni fa, fra febbraio ed aprile, avrebbe consentito la modifica dello Statuto del fondo privandosi di fatto della possibilità di incidere in maniera efficace rispetto alle decisioni del fondo medesimo. Un ulteriore elemento che getta preoccupazione sul futuro di Monteluce per il quale però non si può abbassare la guardia”.
Ora basta, – prosegue Fora – è il tempo di dare risposte. È un dovere morale che va al di là di meriti e demeriti del passato e di tutti i problemi tecnici della vicenda. Lavoratori, imprese e commercianti – conclude – non possono più essere lasciati soli. Va bene adoperarsi per le moratorie finanziarie come fatto fin qui ma il tempo del rinvio è finito. Servono subito le risposte”.
Redazione Vivo Umbria: