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Perugia, Commercianti Confraternita del Sopramuro: "La strategia del non fare ci preoccupa"

PERUGIA – “Come commercianti siamo tutti molto preoccupati”. Lo riferisce in una nota la Confraternita del Sopramuro, associazione perugina neo costituita che ha già si è fatta apprezzare dai cittadini per eventi di buona caratura e che raduna i commercianti di piazza Matteotti.

“La convivenza con il coronavirus è iniziata a marzo, con l’inizio del lockdown per la maggior parte delle attività del settore del commercio, e chissà per quanto ancora andremo avanti. Sono saltati grandi eventi e situazioni meno rischiose, a luglio e toccato a  Umbria Jazz, forse ora toccherà ad Eurochocolate e ancora ci sono dubbi sui prossimi eventi: come la Fiera dei morti, i baracconi, gli appuntamenti del Natale fino ad arrivare alla Pasqua.
Come cittadini comprendiamo benissimo la difficoltà degli organi competenti  di prendere decisioni  che riguardano la salute pubblica  bene da anteporre a qualsivoglia logica economica o  commerciale, da commercianti siamo seriamente preoccupati di fronte alla strategia oramai ben delineata sia a livello nazionale che locale del vietare  o del  non fare per escludere rischi di contagio che si è deciso di intraprendere. Una strada che non è percorribile ancora a lungo poiché, come la scienza ci da oramai per certo , l’emergenza sanitaria durerà a lungo.
Il punto non è se fare o meno gli eventi di Guarducci,  ma per quanto tempo ancora continuerà la strategia del non fare. Oggi nell’incertezza totale l’unica cosa certa è che non è più possibile chiudere, forse cambiare linea e iniziare a ragionare.
Ben vengano tutte le scelte di autorità ed istituzioni il cui obiettivo è quello di tutelare la sicurezza sanitaria dei cittadini nei confronti della pandemia mondiale, imponendo regole e protocolli.
Ma ai tempi del coronavirus, chi governa dovrebbe fornire delle linee guida precise che indichino le cose che si possono o non si possono fare”. Forse è arrivato il momento di cambiare strategia  si dovrebbe limitare e controllare un evento  ma no sopprimere.
Il non fare non è la soluzione”.

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