PERUGIA – “Abbiamo appreso con un certo sollievo la decisione del Comune di ritornare sui propri passi – sottolinea Lucia Maddoli, consigliera di opposizione con il gruppo Idee, Persone, Perugia – prolungando l’apertura del centro di accoglienza temporaneo per i senza fissa dimora di S.Erminio fino al 4 maggio. Pur essendo coscienti dei limiti di quel tipo di sistemazione e della complessità di gestione, non era accettabile l’idea che 25-30 persone di punto in bianco non avrebbero avuto un ricovero e si sarebbero trovate costrette a girovagare per la città, mettendo a rischio la loro salute e quella di tutti i cittadini, in violazione delle norme governative sull’emergenza coronavirus”. Proprio su questo tema i gruppi consiliari Idee, Persone, Perugia, Rete Civica Giubilei e Partito Democratico avevano presentato in consiglio comunale una mozione urgente lunedì 27 aprile – mozione formalmente respinta ma in realtà recepita nei fatti – alla luce delle ordinanze sindacali del 24 aprile (la n. 571 la n 574), con cui prima veniva annullato l’utilizzo delle strutture comunali CVA e la palestra di Sant’Erminio come “idonee ad accogliere un congruo numero di persone asintomatiche”, e – a seguito delle proteste della società civile e dell’opposizione in consiglio – questo utilizzo veniva prorogato fino al 27 aprile. “Questa vicenda – prosegue Maddoli – ha offerto l’occasione per accendere i riflettori su alcune situazioni di forte disagio e marginalità sociale presenti nel nostro territorio, e per chiedere di rafforzare l’impegno del Comune per trovare delle risposte di lungo periodo e non emergenziali, che permettano una maggiore cura e inclusione sociale di queste persone, rafforzando e rendendo più efficace la collaborazione con il terzo settore e con i servizi sanitari laddove necessario. Anche se i problemi sono complessi, chi è dentro le istituzioni deve assumersi la responsabilità di dare delle risposte, a maggior ragione quando riguarda persone che costituiscono l’anello più fragile della società. Penso – conclude la consigliera di Idee, Persone, Perugia – ad esempio al rafforzamento di percorsi di sostegno personalizzati o alla predisposizione di una struttura permanente organizzata ad hoc per l’accoglienza dei senza fissa dimora, che a Perugia manca a differenza di altre grandi città capoluogo di regione”.