Permessi per disabili a Terni: regolamento per soddisfare 400 richieste e scoprire i “furbetti”

TERNI – L’esame da parte del Consiglio comunale di Terni del regolamento per la concessione di spazi di sosta ai titolari di contrassegno di parcheggio per persone con disabilità – dichiara  il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi – è  un atto amministrativo rilevante. Il disciplinare  darà una risposta a chi è in attesa, oltre 400 persone.
Si potranno cosi assegnare gli stalli di sosta in base a requisiti legati allo stato di disabilità, allo stato di non deambulanzione e all’impossibilità di poter usufruire di una rimessa auto. Si tratta di una giusta battaglia di civiltà per i diritti dei più deboli.
Purtroppo i permessi e le concessioni disabili sono  state oggetto di alcuni scandali legati al loro possesso ed uso. Furbetti che approfittano del permesso di un nonno, di un parente o addirittura di un defunto per poter parcheggiare facilmente e senza pagare il ticket o che circolano in zona vietata esponendo il contrassegno di autorizzazione rilasciato a persona disabile che però non si trova in quel momento a bordo del veicolo. Non mancano altri furbetti che occupano i posti parcheggio riservati.
Condotte riprovevoli da condannare non solo moralmente. Fosse per me oltre alla multa istituirei l’obbligatorietà a prestare servizio di volontariato presso un qualsiasi centro disabili per almeno un paio di mesi!
Ho ritenuto al fine di completare meglio il regolamento proposto e contrastare le deplorevoli pratiche appena descritte presentare un emendamento.
Ho inteso inserire un aspetto non considerato dalla nuova regolamentazione: l’obbligatorietà da parte del titolare dello stallo di dare comunicazione agli uffici comunali del venir meno anche di una sola condizione legata alla concessione. Esempio: nel frattempo si ha la possibilità di usufruire di una rimessa auto; nel caso di decesso del titolare gli eredi devono  darne comunicazione agli uffici.
Comunicazioni che permetteranno la revoca d’ufficio della concessione prima ancora di indagini e controlli.
Doveri che cosi a carico del titolare  permetteranno di contrastare gli abusi che non sono solo moralmente vergognosi ma che danneggiano e non poco alcuni nostri concittadini”.

Redazione Vivo Umbria: