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Per Catia Bastioli dottorato ad honorem dell'Alma Mater

FOLIGNO Folignate doc, ma soprattutto scienziata di fama internazionale. Oggi è l’amministratrice Delegata di Novamont Spa e presidente di Terna Spa e proprio a lei l’Università di Bologna conferisce oggi, 27 maggio, il dottorato ad honorem dell’Alma Mater in ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali. Lei – neanche a dirlo – è Catia Bastioli, imprenditrice, scienziata e chimica di grande rilievo. La cerimonia è in programma per il pomeriggio nell’Aula Magna di Santa Lucia alla presenza del rettore Francesco Ubertini e del direttore del Dipartimento di ingegneria civile, chimica, ambientale e dei materiali Alberto Montanari.
 

Catia Bastioli

Ma perché questa scelta dell’ateneo bolognese? Catia Bastioli è di fatto figura scientifica e industriale di primo livello europeo e internazionale, promotrice di importanti iniziative industriali, nell’ambito della chimica, dei materiali e della bioeconomia, con la capacità di coniugare la forza della cultura e della formazione con quella dell’applicazione tecnologica. Nel corso della sua attività lavorativa, la scienziata folignate ha infatti sempre trovato soluzioni valide che hanno avuto un forte impatto sulla vita quotidiana, intuendo nuove opportunità di mercato emergenti nella scienza e tecnologia dei materiali e della bioeconomia. Ha iniziato la sua carriera lavorando come ricercatrice all’Istituto Donegani (Novara) nel campo della chimica, della scienza dei materiali, della sostenibilità ambientale e delle materie prime rinnovabili, divenendo presto direttore tecnico di Novamont, azienda che produce materie plastiche biodegradabili e compostabili da biomasse non alimentari, di cui oggi è appunto amministratrice delegata.
Catia Bastioli ha assunto, nel corso della sua carriera, importanti ruoli nell’ambito della ricerca, produzione e commercializzazione di nuovi materiali ecosostenibili avviando nuove aziende, fra le quali Mater-Biopolymer Spa – Patrica (Frosinone) della quale è presidente, azienda avviata dalla conversione di un impianto di produzione di polietilene tereftalato chiuso nel primo impianto in Italia, con tecnologie in linea continua per la produzione di biopoliesteri; Mater-Biotech Spa a Bottrighe (Adria), di cui è amministratrice delegata, che rappresenta il primo impianto industriale al mondo per la produzione di bio-Butandiolo (Bdo) da fonti rinnovabili attraverso processi fermentativi; Matrìca Spa; Porto Torres della quale è ceo, nata da una joint venture con Eni Versalis diretta alla riconversione di un sito chimico deindustrializzato di Porto Torres, in una bioraffineria integrata nel territorio per la produzione di biointermedi innovativi da fonti rinnovabili.
“In tutte queste realtà industriali – sottolineano dall’Università di Bologna – Catia Bastioli ha curato l’ideazione di nuovi materiali, dalla ricerca scientifica di base fino alla loro produzione in impianti realizzati ad hoc, rafforzando il ruolo leader dell’Italia nella produzione di materiali biodegradabili e ottenuti da fonti rinnovabili”. E non si contano i riconoscimenti che la scienziata ha ottenuto: la laurea honoris causa in chimica industriale, conferitale dall’Università degli Studi di Genova nel 2008, la laurea honoris causa in ingegneria dei materiali da parte dell’Università degli Studi di Palermo nel 2016 e la laurea honoris causa in economia aziendale conferitale dall’Università degli Studi di Foggia nel 2018. Nominata Cavaliere dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (2013) e Cavaliere del Lavoro da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella (2017). Instancabile promotrice di nuove iniziative industriali, nell’ambito della chimica e dei materiali, Catia Bastioli ha sempre puntato sulla sostenibilità ambientale ed economica, coniugando ricerca, industrializzazione, occupazione e ambiente.
 

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