CORCIANO – Dopo una approfondita analisi si è conclusa nei giorni scorsi la 33^ edizione del Concorso internazionale di composizione originale per Banda. Due le categorie in lizza.
Per la categoria A (23 le partiture pervenute) il primo premio di euro 4.000 è stato assegnato al compositore Pedro Salinas Robles (Spagna), il secondo premio di euro 1.000 al compositore Ermenegildo Giordani; menzione speciale al compositore Luca Pelosi.
Per la categoria B (12 le partiture pervenute) vincitrice del premio in palio di euro 1.000 la partitura del compositore Johan De Meij (Olanga); menzione speciale alla partitura del compositore Omachi Kazumi (Giappone).
Il Concorso è organizzato da Pro Loco Corcianese, Comune di Corciano, con il sostegno della Regione Umbria e in collaborazione con il Concorso Bandistico internazionale Flicorno d’oro di Riva del Garda.
La commissione giudicatrice era composta da Adam Gorb (presidente, compositore e direttore d’orchestra, docente di composizione al Royal Northern College of Music in Manchester), Eduard De Boer (membro compositore, docente al Leopold Mozart centre alla Università di Augsburg), Oliver Waespi (membro compositore, docente alla Università delle Arti di Berna), Marco Somadossi (direttore, compositore, docente di composizione e strumentazione per orchestra di fiati al Conservatorio di musica di Verona, direttore artistico del Concorso internazionale per Banda Flicorno d’oro di Riva del Garda), Luca Salvadori (membro compositore e docente di composizione e composizione per musica applicata all’immagine al Conservatorio statale Licino Refice di Frosinone). Direttore artistico del concorso è Alessandro Celardi, direttore della Corciano Festival Orchestra Lab.
HANNO DETTO
«Il concorso di Corciano – le parole del maestro Celardi – si ristabilisce nella sua posizione primaria all’interno dei concorsi di composizione mondiali perché le partiture che sono arrivate, oltre a rappresentare un numero importante, sono di altissimo livello. E non parlo solo di quelle dei due vincitori». La direzione del contest, per il direttore, «va verso le bande, verso chi deve suonare questa musica ma anche a chi deve ascoltarla. Quindi, tornare a quel senso melodico e a quella godibilità che il pubblico forse in alcune occasioni ha iniziato a perdere in questi anni, senza dimenticare però di contaminare il suono con una punta di innovazione».