PASSIGNANO – “Nel lockdown sono cresciute le diseguaglianze. Al contrario la scuola aperta ha la possibilità di occuparsi di chi è in difficoltà o rischia di rimanere indietro. Per questo motivo dobbiamo fare ogni sforzo affinché non sia vanificato l’eccezionale lavoro compiuto nei mesi scorsi dalle istituzioni per tornare ad una didattica in presenza. Così ieri mattina a Passignano la viceministra dell’Istruzione Anna Ascani, in visita all’Istituto comprensivo Dalmazio Birago, che nel citare don Milani ha ricordato che ‘la scuola che dimentica chi è più in difficoltà è come un ospedale che cura i sani e non i malati’”.
Ad accogliere la viceministra erano presenti i sindaci Sandro Pasquali e Maria Elena Minciaroni, la dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Antonella Iunti e il dirigente scolastico Giuseppe Costanzo.
Sui valori comunitari si è soffermato anche il sindaco Pasquali: “Nel lockdown la comunità è stata riscoperta come non mai. E la scuola è il ‘centro del villaggio’ da dover far partire un’operazione di condivisione”. Minciaroni ha invece posto l’attenzione sui timori e le preoccupazioni ancora vivi legati soprattutto agli organici delle scuole. “La sua presenza oggi è un segnale importante per noi – ha sostenuto rivolgendosi ad Ascani -: non ci lasci soli”.
L’aula di robotica inaugurata questa mattina è stata realizzata con fondi ministeriali del Piano nazionale scuola digitale (progetto “Ambienti di apprendimento innovativi – Azione 7#) ed è dotata di stampante e penne 3D, kit Lego, robot Blue Bot programmabili. E ancora uno schermo multimediale e tablet in comode postazioni modulari, all’interno di uno spazio ampio e luminoso.
Presenti alla cerimonia anche i sindaci dei Consigli comunali dei ragazzi e delle ragazze di Passignano e Tuoro, Bianca Rameschi e Ludovico Tofanetti.