ORVIETO – “Pasolini, l’ultimo pirata” è la conferenza multimediale con la quale Guido Barlozzetti, giornalista e scrittore, ricorda Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della nascita (Bologna, 5 marzo 1922). L’appuntamento è per domani, 4 marzo, al Teatro del Carmine di Orvieto alle ore 17. Interventi visivi di Massimo Achilli.
QUATTRO ATTI E L’EPILOGO
La narrazione della conferenza di Barlozzetti si dipana in quattro atti.
L’Inizio, quando il poeta arriva a Roma da Bologna e passa dalle difficoltà quotidiane al successo di Ragazzi di vita
La Testa e il Cuore, l’elaborazione poetica de Le Ceneri di Gramsci in cui l’impegno civile si intreccia con il versante doloroso della passione e della contraddizione personale
Il sogno, la felicità del popolo napoletano del Decameron e lui che si mette in scena da assistente di Giotto
Il profeta, il tempo degli Scritti corsari e delle Lettere Luterane, la mutazione antropologica degli italiani e il consumismo
La chiusura è affidata a L’epilogo di Ostia, la fine di Pasolini, un assassinio con tante ombre, la chiusura senza speranza di un impegno in solitudine.
“Pasolini – spiega Guido Barlozzetti – è l’ultimo pirata, perché nessuno, dopo di lui, ha avuto il coraggio, la forza e l’intensità della sua voce, fino al nichilismo finale. Un’esperienza scandalosa capace di entrare nel corpo vivo di se stesso e di una società di cui visse la trasformazione profonda, dal vagheggiato mondo contadino e dei giovani delle borgate al conformismo indotto dal nuovo, totalitario, potere dei consumi”.