Partiti i lavori alla Torre di San Savino: diventerà accessibile fino alla sommità con vista mozzafiato

MAGIONE – Partiti i lavori sulla Torre di San Savino, a Magione. L’intervento, che prevede un investimento di 150mila euro, è finanziato per l’80 per cento da fondi europei nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria PSR 2014-202.

Il progetto prevede l’installazione di un ascensore panoramico all’interno della Torre che percorre per l’intera altezza, senza fuoriuscire dalla copertura, in acciaio e vetro, in modo da permettere l’accesso in quota e su due sbarchi intermedi, in corrispondenza delle finestre che si aprono sui tre lati, ma al contempo consentire la piena percezione dei volumi, dei paramenti murari e dell’impianto architettonico della struttura. Prevista anche una scala in legno e acciaio che, grazie a 75 gradini e 7 livelli complessivi, permetterà l’accesso direttamente alla sommità della torre, ad un’altezza di 22 metri. Entrambi gli interventi  permetteranno non solo l’accessibilità della Torre, dunque, ma di regalare una spettacolare vista sulla Valle e un punto di osservazione unico sul lago Trasimeno.

Intervento anche di alto valore storico, La Torre infatti è monumento simbolo del borgo lacustre, a tutti nota per la peculiarità della pianta triangolare che ne fa una delle testimonianze storiche più caratteristiche dell’incastellamento medievale sul Trasimeno, cornice di eventi culturali e non solo, ammirata, studiata, fotografata, ma apprezzabile fino d’ora solo dall’esterno. Completa il progetto la valorizzazione culturale della struttura, con pannelli informativi e sistemi interattivi di informazione turistica pensati per il superamento delle barriere sensoriali e cognitive, sistemi di comunicazione in CAA, lingua dei segni e braille.

****************

Il progetto è stato redatto dallo studio Advanced Planning Engineering e firmato dall’architetto Alessandro Bruni, mentre i lavori, affidati alla ditta Tecnostrade srl, sono seguiti dall’area Lavori Pubblici del Comune di Magione guidata dall’ingegner Maurizio Fazi.

Redazione Vivo Umbria: