Parte oggi il concorso per raccontare Gubbio in uno scatto

Una pandemia, un evento inedito e drammatico fa saltare per la prima volta (in tempo di pace) la Corsa dei Ceri, la Festa saldata alla storica data del 15 maggio, sacra ad ogni eugubino, ovunque abbia deciso di abitare. Ma ecco che dalla città deserta, dalle sue pietre medievali, dai vicoli e dalle erte, emerge irriducibile lo spirito della Corsa, con la sua concitazione, la sua vitalità sorgiva, la sua passione. Al tramonto, le immagini vertiginose trovano infine spazio sulla facciata del Palazzo dei Consoli, dove la Corsa generalmente prende il via, in una della più belle piazze del mondo, affacciata all'infinito. Mai come in questa occasione il patrimonio culturale di Gubbio è parso immateriale, impalpabile, volatile, privato di corpi e grida, di sudore e fatica, ma vivo nel suo esserci, nonostante tutto. Una festa "che c'è", anche quando non c'è, dunque e non solo nel cuore di tutti, ma anche impressa e in movimento sulle mura della città. Un evento straordinario, un inedito esperimento di video mapping in absentia realizzato a Gubbio nello scorso mese di giugno grazie al progetto sperimentale dell?Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale e, proprio per la sua eccezionalità, a sua volta filmato, immortalato, reso spettacolo nello spettacolo, per arrivare finalmente a tutti, quelli che non c'erano, ma che ci sono sempre. Il 4 ed il 5 settembre la comunità eugubina avrà la possibilità di assistere gratuitamente all?anteprima del film sperimentale Lucigrafie. Il film dell?Assenza che racconterà la storica assenza della Festa dei Ceri attraverso il racconto scritto sulla pietra durante la visionaria performance che ha visto la festa trasformarsi in luce e dipingere la facciata del Palazzo dei Consoli dentro una città deserta, percorsa dallo sguardo di Francesco De Melis come a cercare l?anima della festa, sospesa nell?attesa del ritorno alla vita. L?evento è reso possibile dalla grande sensibilità e sforzo produttivo dell'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, in particolare dall'impegno del direttore, Leandro Ventura, e della responsabile dell'archivio di antropologia visiva dell'Istituto, Stefania Baldinotti, sempre vicini alla comunità eugubina nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio immateriale: sono infatti numerose le attività in cui il Comune di Gubbio è stato sostenuto dall?Istituto, anche in relazione ai progetti connessi con la rete delle Grandi Macchine a Spalla coordinati della responsabile tecnico-scientifica della Rete Patrizia Nardi, tra i quali il recentissimo progetto di video installazioni evocative che la Rete, patrimonio UNESCO, sta realizzando in collaborazione con l?ICPI e con l?Ufficio Patrimonio Unesco nell?anno del tempo sospeso. La valorizzazione, la promozione e la salvaguardia del bene che ?non c?è? ma che permea la storia e le tradizioni che Gubbio cura da tempo con riti e gesti collaudati, sono il cuore dell?accordo di valorizzazione che il Ministero per i beni e le attività culturali ed il Comune di Gubbio andranno a siglare durante la ?prima? di Venerdì 4 Settembre. La collaborazione con l?Istituto ha prodotto nel tempo risultati di grande rilievo, basti pensare alla mostra ?L?ultima Muta- Il ritorno dei Ceri Mezzani a Gubbio? realizzata nel Marzo 2017, progetto di ?repatriation? temporanea dei ceri mezzani conservati presso il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma o alla realizzazione del film sperimentale nel 2018 ?Prodigio in slow motion?, presentato in anteprima alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma e inserito poi nel progetto itinerante ?Racconti Invisibili? che, nonostante tutto, sta proseguendo il suo itinerario rafforzando la valorizzazione e la promozione del patrimonio immateriale italiano all?estero: anche ?Lucigrafie, il film dell?Assenza? diventerà una sorta di installazione dell'installazione e sarà inserito nel percorso espositivo internazionale. ?Siamo molto grati all?Istituto centrale per il Patrimonio immateriale nelle persone del direttore Ventura e della responsabile Baldinotti ? dice il Sindaco Stirati ? che si sono fatti interpreti di un sentimento di attenzione e protezione della ricchezza legata alla storia, tradizione e folklore della comunità eugubina. Avere un?istituzione del Ministero che incoraggia e sostiene azioni di salvaguardia e di promozione ci stimola a proseguire nel cammino di crescita culturale e di consapevolezza di un?identità forte ed autentica?.

GUBBIO – Parte da una interessante e illuminante citrazione la nota stampa del Comune di Gubbio per annunciare che oggi si avvia il concorso fotografico destinato ad esaltare la bellezza, la storia, la peculiarità della Città dei Ceri.

!Non fai solo una fotografia con una macchina fotografica. Tu metti nella fotografia tutte le immagini che hai visto, i libri che hai letto, la musica che hai sentito, e le persone che hai amato” (Ansel Adams)

GUBBIO IN FOTO

Dunque, dicevamo, oggi è il giorno d’inizio di “GUBBIO IN FOTO”, il concorso fotografico a tema pensato per valorizzare la città e il suo territorio: aperto a tutti, fotografi professionisti e dilettanti da 0 a 99 anni, si può partecipare inviando da oggi al 30 giugno 2022 da una a tre fotografie tramite un apposito form sul sito www.gubbioinfoto.it, portale interamente dedicato al concorso.

Il concorso fotografico, nel dettaglio, si articola in tre categorie tematiche. La prima si chiama “Centro storico” e raccoglierà gli scatti che ritraggono luci e ombre della città di pietra e delle sue zone archeologiche, con i colori che mutano nel corso della giornata e il variare delle stagioni. “Paesaggio rurale antropizzato” è invece la seconda sezione: ogni società umana ha modificato il contesto naturale secondo la propria cultura e l’evoluzione delle tecniche di cui disponeva. Il paesaggio antropizzato, come effetto della lenta stratificazione dell’attività dell’uomo sul primitivo paesaggio naturale, in tutte le zone di antica civilizzazione come il territorio del Comune di Gubbio, ha acquisito una sua bellezza e tipicità che può essere divulgata anche attraverso le fotografie. “Ambiente naturalistico non antropizzato” è il nome della terza ed ultima sezione: lo scopo della fotografia naturalistica è quello di rappresentare la bellezza intrinseca della natura, e il territorio del Comune di Gubbio offre contesti naturali di incomparabile bellezza, che dalla pianura risalgono alla fascia collinare e montana.

Scorci rurali, cittadini o antropizzati che siano, tutti i partecipanti potranno inviare i loro scatti direttamente sul sito, registrandosi, costruendo un proprio profilo e inserendo sul portale le fotografie, al link https://www.gubbioinfoto.it/registrazione-utente. Le foto verranno esaminate da una commissione giudicatrice, che valuterà le immagini per impatto visivo, composizione, originalità, tecnica, creatività, capacità di comunicare un messaggio, un sentimento o un’emozione. La comunicazione delle foto vincitrici verrà data nella prima settimana dell’ottobre 2022. Il regolamento e ulteriori informazioni sul concorso possono essere reperite sia direttamente sul portale, sia all’indirizzo mail urp@comune.gubbio.pg.it sia telefonicamente, allo 075 9237246.

Redazione Vivo Umbria: