Cerca
Close this search box.

Paolo Nani porta in scena a Panicale il suo spettacolo “Piccoli miracoli”

PANICALE Martedì 4 marzo alle 21 va in scena con Piccoli miracoli, la più recente creazione di Paolo Nani che, in questo spettacolo, sperimenta un linguaggio scenico originale, dove si fondono teatro e arte visiva. La regia è di Frede Gulbrandsen, la drammaturgia di Gitta Malling. Prosegue dunque la Stagione 24/25 del Teatro Caporali di Panicale, organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con l’amministrazione comunale.

LO SPETTACOLO

Foto: Lars Horn 

“Il protagonista è un personaggio solitario – si legge nella presentazione dello spettacolo –  un disegnatore, che sembra essersi chiuso per sempre all’interno del suo piccolo mondo, costituito unicamente dal suo studio. Tuttavia egli non può isolarsi completamente dalla realtà circostante, poiché i rumori che provengono dall’esterno e dalla casa accanto disturbano la sua concentrazione e influenzano il contenuto dei suoi disegni. L’interazione continua tra la concreta fisicità dell’attore che agisce dal vivo sul palcoscenico e l’universo disegnato permette al protagonista di raccontare la storia della sua vita che lentamente si dipana: le semplici linee, tracciate da Paolo Nani diventano forme e figure, che si trasformano costantemente in modi sorprendenti davanti agli occhi degli spettatori, i quali possono seguire il comporsi delle immagini grazie all’ausilio di alcuni semplici mezzi tecnici; i disegni che si stanno formando vengono infatti proiettati in tempo reale su un grande schermo, che costituisce l’elemento scenografico principale dello spettacolo.

Le immagini prendono lentamente vita e interagiscono, si intrecciano in maniera indissolubile con il linguaggio del corpo, espressivo e senza parole, che contraddistingue da sempre l’arte di Paolo Nani, con il suo umorismo giocoso, con la semplicità e la poesia sempre presenti in ogni sua creazione. La scena è completata da un vero e proprio paesaggio sonoro: una serie di brani musicali originali, che sottolineano i mutamenti emotivi e che vengono intersecati da effetti sonori e musicali spesso in forte contrasto tra loro”.

www.teatrostabile.umbria.it


Articoli correlati

Commenti