Dopo Spoleto, Pantalla. I sindaci della Media Valle del Tevere non ci stanno e hanno inoltrato oggi brevi manu alla presidente della giunta regionale Donatella Tesei una lettera di fuoco.
“I Sindaci della Media Valle del Tevere – scrivono – con la presente intendono evidenziare che la condotta degli organi regionali sta innegabilmente penalizzando l’ospedale MVT e i cittadini del territorio di riferimento in quanto lo stesso è stato considerato fin da subito alla stregua di un Covid Hotel tanto che i primi pazienti COVID sono arrivati già tra domenica 18 e lunedì 19, e l’ordinanza n. 66 di individuazione della struttura e’ stata pubblicata solo giovedì 22 ottobre. La Presidente della Giunta Regionale ha ordinato la riconversione parziale e temporanea dell’ospedale territoriale della Media Valle del Tevere come ospedale regionale dedicato alla emergenza del coronavirus motivando la scelta sulla base di tre elementi ritenuti determinanti:
1) geolocalizzazione della struttura
2) possibilità di attuare la riconfigurazione strutturale in maniera celere
3) possesso di una distribuzione spaziale che consente di individuare aree indipendenti da adibire a spazi assistenziali per pazienti covid positivi garantendo il mantenimento di percorsi autonomi per assicurare comunque attività assistenziali per la popolazione del territorio di riferimento.
Vista la celerità nell’utilizzo della struttura ancora prima della sua formale individuazione avremmo auspicato altrettanta rapidità nella definizione e determinazione delle attività sanitarie che possono ancora sussistere e restano garantite nella struttura ospedaliera, stante la reale necessità di impiegare parte del personale per la necessaria assistenza ai malati COVID.
Ci saremmo aspettati inoltre che, oltre alla generica dizione contenuta nell’ordinanza presidenziale, circa il ripristino della struttura ex ante, al termine della emergenza sanitaria, per l’ospedale della Media Valle del Tevere, si fossero presi precisi impegni circa il rafforzamento e potenziamento della stessa struttura ospedaliera”.
Poi i sindaci, nella loro lettera, fanno l’elenco delle richieste.
“I sottoscritti Sindaci chiedono alla Presidente e alla Giunta Regionale di:
1. definire con precisione i servizi sanitari che in questa fase possono continuare ad essere garantiti indicando altresì le modalità di erogazione e di gestione;
2. formalizzare impegni precisi per il potenziamento e il rafforzamento della nostra struttura ospedaliera in termini di servizi assicurati, di personale e di strumentazione, una volta terminata questa fase emergenziale.
3. Ripristinare le postazioni 118 di Marsciano e Todi.
Senza impegni precisi e puntuali in questa direzione le Amministrazioni scriventi assumeranno qualsiasi ulteriore iniziativa ritenuta utile per la salvaguardia del nostro Ospedale e della salute di tutti i cittadini”.
Seguono e chiudono le firme:
Il Sindaco del Comune di Todi
Il sindaco del Comune di Marsciano
Il Sindaco del Comune di Deruta
Il Sindaco del Comune di Collazzone
Il Sindaco del Comune di Massa Martana
Il Sindaco del Comune di San Venanzo
Il Sindaco del Comune di Fratta Todina
Il Sindaco del Comune di Monte Castello di Vibio