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Ottavia Piccolo apre la stagione del Secci di Terni con “Matteotti” di Stefano Massini

TERNI – La Stagione del Secci di Terni alza il sipario con lo spettacolo “Matteotti (anatomia di un fascismo)” di Stefano Massini, in scena da mercoledì 23 a sabato 26 ottobre alle 20.45; un racconto, interpretato da Ottavia Piccolo accompagnata dalla musica dei Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e con la regia di Sandra Mangini, per ricostruire l’omicidio di Giacomo Matteotti nel centenario della sua morte, con l’impegno di parlare e di ricordare il suo coraggio. Una produzione Argot Produzioni e Officine della Cultura, in coproduzione con Fondazione Sipario Toscana Onlus – La città del Teatro, Teatro delle Briciole – Solares Fondazione delle Arti e Teatro Stabile dell’Umbria.

LO SPETTACOLO

“Le quattro e quindici del pomeriggio del 10 giugno 1924. Due testimoni – si legge nella presentazione dello spettacolo – dichiarano di aver assistito a una colluttazione all’interno di una vettura e di aver visto espellere quello che sarà riconosciuto come il tesserino dell’onorevole Giacomo Matteotti, parlamentare della Repubblica.

Matteotti (anatomia di un fascismo) parte dalla testimonianza di chi c’era, di chi ha visto e non si è tirato indietro, per ricostruire quanto Matteotti stesso chiamava il pericolo più grande: il pericolo più grande è quello che non capisci, la malattia che fa morire un uomo è quella che non fa rumore, non ha sintomi, non la senti crescere. Anzi, addirittura ne sorridi. Come sorrideva Tempesta, così come era chiamato il giovane Giacomo a Ferrara, quando parlava dei celibanisti, quelli che al caffè dietro il Duomo chiedono il celibano perché non lo sanno che il cherry-brand è inglese. Quelli che, d’un tratto, sfilano in migliaia accanto al Contessino, Italo Balbo. Quelli che parlano di riportare ordine nel disordine perché il fascismo nasce sempre in difesa di qualcuno da qualcosa. Quelli che Tempesta non esita a denunciare: io pubblicamente denuncio la manovra politica con cui si è spacciata l’eversione più radicale camuffandola nel suo esatto opposto, ovverosia nella garanzia dell’ordine. Io denuncio il sistematico uso della forza, la riduzione al silenzio delle voci dissenzienti, io denuncio all’Italia e al mondo intero che un mostro chiamato fascismo ogni giorno diventa più potente proprio grazie al silenzioso assenso di chi per pigrizia lo svaluta, lo legittima e non lo combatte!”.

NOTE DI REGIA

Matteotti (anatomia di un fascismo) è un racconto popolare contemporaneo che indaga sul fenomeno fascista – scrive la regista nelle sue note – mettendo a fuoco una serie di elementi cruciali e caratterizzanti, il cui esito finale (l’eliminazione violenta del corpo dell’oppositore, quale soggetto rivelatore della realtà dei fatti), corrisponde del tutto alla sua vera natura originaria, al suo inizio. La persistenza di questo stesso fenomeno, nel tempo e nello spazio, in forme vecchie e nuove, ci porta a considerare quanto sia indispensabile, oggi più che mai, occuparsi della cosa pubblica, del bene pubblico, guidati da un pensiero costruttivo, legalitario, partecipativo, paritario, realistico, competente, attraverso atti e parole chiare, come quelle di Giacomo Matteotti e di sua moglie Velia”.

Incontri prima dello spettacolo su autori e testi 

Venerdì 18 ottobre alle 17, presso la bct di Terni, incontro di approfondimento sullo spettacolo a cura di Lorenzo Mango, docente di Storia del Teatro Moderno e Contemporaneo all’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Ingresso libero.

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Info e biglietti

PRENOTAZIONE TELEFONICA Botteghino Telefonico Regionale del TSU 075 57542222, tutti i giorni feriali dalle 17 alle 20; è possibile prenotare dopo l’ultima recita dello spettacolo precedente.

BOTTEGHINO CENTRALE CAOS Centro Arti Opificio Siri, via Franco Molè 25, dal giovedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 (dal 27 ottobre dalle 16 alle 19) Tel. 342 6241721

La vendita online è disponibile sul sito www.teatrostabile.umbria.it

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