SPOLETO – Il sindaco di Spoleto Umberto De Augustinis è assolutamente convinto che la battaglia sua e della giunta sull’ospedale di Spoleto è giusta sia nella forma che nella sostanza. Da qui l’invito, meglio sarebbe parleare di sfida vera e propria, a un confronto pubblico, nei limiti del consentito dal Covid, con la città.
Ecco la nota stampa: “Vale la pena ricordare che le decisioni della Regione Umbria che hanno portato di fatto alla chiusura dell’ospedale di Spoleto, non sono mai state comunicate alla città, non state oggetto di confronto, né tantomeno di un’analisi condivisa.
È poca cosa – chiede De Augustinis – non aver minimamente interloquito con una Città dell’importanza e del prestigio di Spoleto? È una mancanza che possiamo derubricare come semplice dimenticanza? Bene. Quanto vale invece la dignità di una comunità, la sua consapevolezza rispetto a decisioni così impattanti per la vita e la salute di tutti, la sua corretta percezione, oggi e nell’immediato futuro, rispetto alla possibilità di veder soddisfatti o non soddisfatti bisogni primari come quelli legati alla sanità?
I 10 consiglieri comunali che non stanno condividendo l’azione dell’amministrazione comunale, dovrebbero avere la capacità di affrontare questi argomenti in un dibattito pubblico con la città, sempre nel rispetto delle disposizioni vigenti e di provare a capire non che cosa vuole il Sindaco, che sarebbe ben poca cosa, ma cosa dobbiamo, in qualità di amministratori, alla Città e al nostro ospedale che è il prodotto di gente che ha lavorato e dato lustro al nome di Spoleto nel mondo.
A riguardo credo sia utile da parte mia un altro chiarimento rispetto all’istituzione del comitato, onde evitare interpretazioni fuorvianti. Non vigileremo su sanitari e lavoratori del San Matteo degli Infermi, ai quali è andata sempre, oggi più che mai, tutta la nostra ammirazione, questo deve essere chiaro, ma sulle conseguenze che il depotenziamento dell’ospedale può avere sulla salute degli spoletini, elemento questo di ulteriore rischio per tutti.
Dobbiamo trattare con la Regione Umbria? Certo, si può e si deve, ma non dobbiamo mai dimenticare la dignità, la nostra, in qualità di amministratori, e quella dei nostri concittadini, che hanno il diritto di vedere chi li rappresenta intraprendere ogni strada possibile in un frangente difficile e drammatico come questo. Ricordo, a riguardo, che la dignità è il principale valore del cavaliere presente nel nostro stemma cittadino.
In queste ore stiamo assistendo ad una comunicazione intensa da parte della Usl Umbria 2 rispetto all’ospedale di Spoleto, fatta in maniera puntuale e costante ed è possibile che quelle garanzie richieste sul futuro dell’ospedale si concretizzino con un significativo cambio di passo della Regione. Lo auspicano i cittadini di Spoleto, della Valnerina, di Campello sul Clitunno, di Castel Ritaldi, di Giano dell’Umbria ed io con loro.
Se questo accadrà Spoleto non potrà che prenderne atto traendone le opportune conseguenze. Ma ricordatevi e ricordiamoci tutti che alla dignità, una città vera e libera non potrà abdicare mai. Ed io con Lei”.