Magari non tutti hanno passato la notte aspettando l’alba per conoscere in diretta i verdetti degli Oscar 2019; di sicuro però, suonata la sveglia e preso il caffè, un’occhiatina a quello che è accaduto a Los Angeles stanotte fa piacere darla. E allora ecco che il film vincitore è Green Book.
Green Book ha vinto un po’ a sorpresa per dirla tutta visti i pronostici della vigilia che vedevano in Roma e La favorita le due pellicole super candidate a fare incetta di statuette dorate. Oddio, non è che non abbiamo vinto niente, comunque ecco qui il riepilogo.
Oscar per miglior film a Green Book di Peter Farrelly.
Oscar per il miglior film straniero a Roma di Alfonso Cuarón (Messico).
Oscar per la miglior regia ad Alfonso Cuarón per Roma.
Oscar per la migliore fotografia ad Alfonso Cuarón per Roma
Oscar per il migliore attore non protagonista a Mahershala Ali per Green Book di Peter Farrelly.
Oscar per la miglior sceneggiatura originale a Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly per Green Book.
Oscar per la miglior sceneggiatura non originale a Charlie Wachtel, David Rabinowitz, Kevin Willmott e Spike Lee per BlackKklansman.
Oscar miglior attrice protagonista a Olivia Colman in La favorita di Yorgos Lanthimos.
Oscar per miglior attore protagonista a Rami Malek in Bohemian Rhapsody di Bryan Singer.
Oscar miglior montaggio a John Ottman per Bohemian Rhapsody.
Oscar Sound Mixing: “Bohemian Rhapsody”
Oscar miglior sonoro a Paul Massey, Tim Cavagin e John Casali per Bohemian Rhapsody.
Oscar per la migliore scenografia a Black Panther: Production Design, Hannah Beachler e SetDecoration, Jay Hart.
Oscar migliori costumi a Ruth Carter per Black Panther.
Oscar migliore colonna sonora a Ludwig Goransson per Black Panther.
Oscar miglior canzone originale Shallow da A Star Is Born, scritta da Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt e interpretata da Bradley Cooper e Lady Gaga.
Oscar miglior trucco a Greg Cannom, Kate Biscoe e Patricia DeHaney per Vice – L’uomo nell’ombra di Adam McKay.
Oscar migliori effetti visivi a Paul Lambert, Ian Hunter, Tristan Myles e J.D. Schwalm per First man- Il primo uomo.
Oscar miglior documentario a Free Solo di Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin.
Oscar per il miglior film d’animazione a Spider-Man – Un nuovo universo di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman. C’è anche un po’ di Italia in questo premio: nel team dei disegnatori del film c’è anche Sara Pichelli, di Porto Sant’Elpidio, classe 1983.
Oscar miglior cortometraggio documentario a ‘Period. End of Sentence’ di Rayka Zehtabchi e Melissa Berton.
Oscar miglior cortometraggio a Skin di Guy Nattiv. Un’annotazione va al tradizionale Memoriam in cui si ricordano i grandi del cinema che non ci sono più: Ermanno Olmi, Bernardo Bertolucci e Vittorio Taviani sono i tre registi italiani comparsi in questo omaggio dell’Academy.
Ultima annotazione riguardo il cerimoniale: per la prima volta dopo 30 anni, non c’è stato il presentatore ufficiale dopo la rinuncia di Kevin Hart in seguito alle polemiche che lo hanno travolto per via di alcune frasi omofobe che aveva pubblicato su Twitter nove anni prima. Tutto, però, è filato liscio, peraltro con un buon ritmo nonostante la oggettiva lunghezza del cerimoniale. Però l’Oscar è pur sempre l’Oscar.