ORVIETO – “Per l’importanza che l’Opera del Duomo di Orvieto rappresenta per l’Umbria, gioiello architettonico classificato come Fabbriceria maggiore, ho depositato una interrogazione al ministro dell’Interno per vigilare sulle corrette procedure eseguite per la nomina dei membri del cda”.
Così la senatrice umbra del M5s Emma Pavanelli che aggiunge: “Secondo quanto scritto nello statuto dell’Opera del Duomo, sono sette i consiglieri che siedono nel cda: due di nomina curiale, cinque di nomina laica attualmente espressi dal ministero dell’Interno ‘sentito il vescovo’. Ma già pochi giorni dopo l’insediamento del nuovo cda, il 29 agosto 2020, all’interno dell’Opera si era creato una forte tensione per la procedura di scelta dei cinque consiglieri nominati dal prefetto di Terni da parte del nuovo vescovo di Orvieto che aveva espresso forte disappunto sui cinque nomi di nomina governativa poiché erano stati cambiati rispetto a quelli in precedenza concordati con il vescovo precedente, nel frattempo andato in pensione.
Contrasti che hanno portato alle dimissioni dei cinque consiglieri ‘laici’ e, finalmente, a fine anno, l’elezione del nuovo cda. Nel frattempo si era verificato il crollo dell’ultima colonnina di destra dal sagrato del Duomo che ha destato preoccupazione sullo stato di tutti gli elementi architettonici della cattedrale in una situazione di estrema incertezza amministrativa e immobilismo dell’Opera del Duomo”.