Il dottor Lorenzo Brunetti, ricercatore dell’Università degli Studi di Perugia, medico ematologo, specialista in leucemie acute, in servizio presso la struttura di Ematologia e Trapianto dell’Ospedale di Perugia, diretta dal professor Brunangelo Falini, si è aggiudicato il premio nazionale “Giovani Ricercatori 2020”.
Apprezzamenti alla attività dello scienziato perugino sono stati espressi, anche dal mondo accademico, che ha ricevuto lustro nel tempo dalla scuola di Ematologia costituita dal professor Massimo Martelli e oggi diretta dal professor Brunangelo Falini.
“La gestione dell’emergenza Covid in corso non deve farci dimenticare l’importanza di proseguire con forza la ricerca riguardante la prevenzione, la diagnosi precoce e la cura delle altre patologie, che ogni anno continuano a far registrare migliaia di nuovi casi ogni anno – ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Prof. Maurizio Oliviero -. Se un giorno sconfiggeremo questi mali sarà anche per merito di ricercatori competenti quali il dottor Lorenzo Brunetti, a cui, anche a nome della comunità accademica, va il mio ringraziamento. Non dubito che il gruppo di ricerca da lui costituito presso il CREO grazie al finanziamento ricevuto darà un prezioso contributo alla ricerca sulle leucemie acute anche negli anni a venire”
Il riconoscimento per il dottor Brunetti acquista grande valore se si considera che sono stati esaminati i progetti di 373 candidati, 191 uomini e 182 donne, che operano in 10 diverse aree di ricerca scientifica: Agricoltura, Alimenti e nutrizione, Ambiente, Astrofisica e spazio, Biomedicina e farmaci, Covid-19, Oncologia, Ingegneria, Intelligenza artificiale e big data, Fisica, matematica e informatica.
Il premio viene consegnato ogni anno dal Gruppo 2003, composto da scienziati italiani di fama internazionale, a ricercatori che operano presso istituzioni italiane, e quello per la categoria “Oncologia” è stato assegnato appunto al dottor Brunetti, il cui studio è stato selezionato tra altri 32 lavori presentati.
La motivazione del premio è incentivante per una possibile applicazione dello studio nella pratica clinica, prevista già per il 2021: ”La commissione ha ritenuto che lo studio, eccellente da un punto di vista di originalità e valore scientifico, ben risponda a una delle maggiori e crescenti necessità in Oncologia, ovvero l’identificazione di nuovi potenziali target terapeutici congiuntamente a biomarcatori predittivi e o prognostici di esito clinico, con la possibile ricaduta clinica legata ad un potenziale studio che preveda l’utilizzo di inibitori di XPO1 in pazienti affetti da LAM NPM1-mutata”.
Inoltre, sempre questa settimana, il dottor Brunetti, in qualità di responsabile di un gruppo di ricerca finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) è stato ospite, insieme ad altri scienziati italiani, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante “I Giorni della Ricerca”.
Lorenzo Brunetti grazie al finanziamento di 1 milione di euro vinto a livello internazionale tra i vari progetti presentati ad AIRC, ha potuto costituire il suo gruppo di ricerca sulle leucemie acute, situato al CREO dell’Ospedale di Perugia.
Il commissario dell’ospedale Marcello Giannico, che ha ricevuto il medico ricercatore per una stretta di mano simbolica, ha sottolineato “Come l’attività assistenziale trovi nuovi e costanti impulsi terapeutici proprio dalla ricerca, ponendo la struttura di Ematologia ai primi posti in campo nazionale ed internazionale. Il dottor Brunetti, infatti, – continua – è già impiegato nella degenza e segue personalmente l’ambulatorio specialistico dedicato alle leucemie acute”.