TERNI – Ok dal Senato alla Giornata dei camici bianchi, il capogruppo di Terni Civica Michele Rossi si dichiara orgoglioso di aver coinvolto il il comune di Terni, il primo comune in Italia ad aver sostenuto questa proposta, nell’iniziativa. Il progetto è nato da Giulio Rapetti Mogol, artista nazionale e presidente della Siae, e dal regista Ferzan Ozpetek e prevede la creazione di una giornata che vuole essere un ringraziamento per il tanto impegno profuso nell’emergenza Covid-19 e che ha visto ad oggi la morte di più di 140 medici e 37 infermieri. L’idea sarebbe quella di far cadere la data il 20 febbraio, giorno in cui Annalisa Malara (nella foto di copertina) , anestesista dell’ospedale di Codogno, ha individuato il paziente uno in Italia.t
“Ringrazio i Consiglieri che hanno compreso la sensibilità, l’attualità, l’utilità e il valore non solo simbolico dell’atto – dichiara Michele Rossi – Oltre a ringraziare tutto il personale sanitario ad ogni livello, con l’istituzione della giornata a loro dedicata, occorrerà agire di conseguenza quando la crisi sarà passata ad esempio pianificando l’assunzione di personale sanitario, aumentando i loro salari, puntare sulla formazione, sulla prevenzione, aumentare i fondi per la ricerca scientifica e molto altro ancora. Questi nostri concittadini vanno ricordati e ringraziati non solo nello stato di emergenza ma dobbiamo continuare a ricordarci sempre di loro e del loro lavoro che dobbiamo onorare affrontando concretamente i problemi. Celebrare ogni anno questa giornata dovrà servire a render loro omaggio ma anche a riflettere sul sistema sanitario nazionale e sulle strutture locali. Quest’ultime hanno dato una grande risposta di prima linea per assicurare a tutti le migliori cure possibili, e nonostante i tanti problemi anche oggi evidenziati in Consiglio, non è stato un miracolo se il sistema abbia funzionato. Ha funzionato grazie al grande sacrificio e al lavoro dei medici e di tutto il personale sanitario che non ha mai smesso di lavorare con grande professionalità, esponendosi addirittura a rischi per la propria salute e delle loro famiglie”.