TRASIMENO – E’ una scelta di vita che si somma a quella artistica. L’ha fatta e continua a perseguirla con tenacia, determinazione e passione Natalie Dentini. Aretina, 34 anni, si è stabilita con il violinista Vlad Stanculeasa all’Isola Maggiore nel 2017 e qui è nato nel marzo scorso il loro piccolo Aldo. Oltre che lieto l’evento è stato straordinario visto che da 27 anni, lì, di bambini non se ne erano più visti.
Il Trasimeno e la Maggiore in particolare avevano affascinato fin da piccola Natalie al punto che ha deciso di fare dell’isola la sua dimora e di tracciare qui un’impronta artistica importante, singolare, unica qual è “Accademia Isola Classica & Festival”.
Oggi, 28 agosto e fino al 4 settembre, prende il via la quarta edizione. Sei concerti a ingresso gratuito e su prenotazione. Quello inaugurale è affidato al Trio per pianoforte e archi “Dumky” op. 90 di Dvořák e al Quartetto per pianoforte e archi op. 25 di Brahms. Giovedì 2 settembre alle 20 il concerto evento di Steven Isserlis. Venerdì 3 e sabato 4 settembre alle ore 11 i recitals per violino, viola e violoncello dei giovani artisti di Accademia Isola Classica e alle ore 20 I quartetti dell’Accademia in concerto che vedranno i giovani talenti dividere il palcoscenico della Chiesa San Salvatore con i propri maestri. Da domenica 29 agosto inizio delle masterclass individuali e seminari di quartetto di Accademia Isola Classica. Lezioni a porte aperte.
La particolarità sta proprio nel concetto di residenza artistica per giovani talenti, questa volta saranno 13 tra i 15 e i 26 anni provenienti dai conservatori di nove Paesi che vivranno a contatto con 4 docenti di fama internazionale: i violinisti Mi-kyung Lee e Vlad Stanculeasa, il violista Ettore Causa e il violoncellista Antonio Lysy. Saranno loro ad affiancare ragazze e ragazzi nel percorso di perfezionamento. Il tutto, come atto fondante della rassegna, sfocerà con sessioni di studio e concerti aperti al pubblico.
Abbiamo chiesto a Natalie Dentini di entrare nel merito di questa edizione e di altro ancora.
Quali sono le novità e i punti fermi di questa quarta edizione?
“La novità principale è la presenza di [TESTO]Steven Isserlis uno dei più grandi violoncellisti al mondo che il 2 settembre alle 20 terrà un concerto straordinario. Lo abbiamo invitato e lui ha accettato volentieri non soltanto per l’esibizione ma anche per tenere due giorni di master class con i ragazzi e per loro sarà davvero un’esperienza unica. Il punto fermo della nostra rassegna è, infatti, la qualità incredibile, unica in Italia dei musicisti che riusciamo a coinvolgere. Il fatto che Isserlis venga a Isola maggiore riveste importantissimi significati per il territorio oltre che per la manifestazione. E’ la dimostrazione delle grandi potenzialità dell’una e dell’altra realtà”.
Quest’anno, nel logo della manifestazione compare una novità: Isola aperta. Che significato ha?
“Da quando abbiamo creato questo Festival stiamo cercando di dare vita a un movimento culturale teso a far accrescere l’attenzione verso le peculiarità, le bellezze e la storia del luogo del luogo.
La rassegna prevede quattro giornate, 28 agosto, 2, 3 e 4 settembre di apertura straordinaria di tutte le attività e luoghi di interesse storico-culturale di Isola Maggiore per valorizzare la riscoperta del territorio del Lago Trasimeno e delle sue tradizioni popolari e folcloristiche. In pratica da mattina a sera si potrà scoprire l’artigianato del lago anche attraverso un percorso museale dal costo di 2 euro. Tra l’altro voglio specificare che sono previste corse straordinarie del traghetto fino alle 22.15”.
Insomma una grande vetrina per far ammirare quante cose possono offrire Isola Maggiore e il Trasimeno.
“Da quando abbiamo creato questo Festival stiamo cercando di dare vita a un movimento culturale teso a far accrescere l’attenzione verso le potenzilità, le bellezze e le peculiarità del luogo.
Isola Maggiore è infatti un posto incantevole e unico non solo in Italia e però ha bisogno di essere rivalutato, di essere maggiormente considerato e valorizzato”.
Il messaggio è rivolto alle istituzioni?
“Certamente è indirizzato principalmente agli enti territoriali. Occorrono risorse importanti e significative”.
Ha trovato interlocutori in questo senso?
“Guardi, con molta sincerità: noi stiamo facendo del nostro meglio per richiamare pubblico che in questi anni si è sempre più affezionato ed entusiasmato al Festival. Si tratta di un pubblico locale, umbro e toscano, ma anche internazionale con figure davvero importanti del panorama culturale. Ce la mettiamo tutta e stiamo facendo del nostro meglio con risultati che sono davanti agli occhi di tutti. Comprendiamo perfettamente le difficolta che un territorio come questo comporta a livello di gestione e che gli enti fanno certamente del loro meglio, forse è però arrivato il momento di accentuare le energie che si possono mettere in campo su più fronti. Questa isola è un piccolo gioiello che sorge dalle acque del Trasimeno tra storia, pietra e natura. Ventiquattro ettari verdi per un perimetro di due chilometri. L’isola è popolata d’inverno soltanto da quindici abitanti e oggi rischia di essere abbandonata per sempre. Su questo aspetto, al di là di ciò che noi possiamo fare, riteniamo occorra ragionare”.
Suo figlio Aldo cresce bene all’Isola Maggiore?
“Cinque mesi, quattro denti. Direi proprio di sì”.